Peppino Landolfo “L’ESIGENZA DI INCASSARE MAZZETTE HA CANCELLATO LA POLITICA DEL FARE E DELL’IMPEGNO CIVICO”

Premessa: a scanso di equivoci, l’articolo è di carattere generale, e riguarda la triste realtà, il degrado amministrativo e della politica negli enti locali, lì dove si consumano solo corruzione e ruberie, viste, lette e ascoltate dai media ogni giorno.

peppino landolfo wp Peppino Landolfo

Qualcuno mi dirà di aver scoperto l’acqua calda, si forse, ma oggi quest’acqua non è più calda, è diventata bollente e imbevibile.

Con la scomparsa dei partiti, è scomparso pure quel poco di vincolo ideale, l’impegno civico che contraddistingue chi ha esercitato ed esercita un ruolo pubblico nelle amministrazioni locali, luogo dove inutile nasconderlo, regna la corruzione a tutti i livelli: dal politico al funzionario, all’ultimo giovane rampante che, contrariamente agli anni che furono di impegno ideale, oggi invece va dritto sulle mazzette. Fortunatamente non tutti lo fanno e alcuni hanno ancora quella voglia di fare politica sana.

Ogni giorno ne leggiamo e ascoltiamo attraverso i media casi infiniti che avallano ciò che scrivo. C’è proprio una esigenza di entrare nelle amministrazioni per rubare soldi pubblici, per scroccare mazzette da imprenditori ai quali vengono assegnate gare d’appalto al 99 percento truccateio ti faccio vincere l’appalto e tu mi dai una congrua mazzetta da dividere con il gruppo o per me stesso, inoltre mi fai lavorare un mio parente, anche per pochi euro al mese, basta che prende qualcosa. Così funziona, e penso che quì ho scoperto per davvero l’acqua calda.

C’è tanta disoccupazione in giro e le mazzette nelle amministrazioni, oltre alle regolari indennità, sono l’unica fonte di sostenimento sicura per chi non lavora e per i familiari dei pseudo politici.

Qualcun altro invece, entra in politica e nelle amministrazioni con l’unico scopo di risolvere i suoi problemi economici, per appianare i grandi debiti personali che ha contratto, e per farlo, se riesce a conquistare il potere con l’appoggio pure della camorra, è pronto a pianificare di tutto e di più, per sistemare i suoi problemi e pagare pure il conto alla camorra.

Oltre all’affidamento di lavori, incarichi, e appalti, l’obiettivo principale, i settori dove è più possibile incassare mazzette, rimangono il cemento e l’ambiente, l’ecologia, i rifiuti, la pianificazione urbanistica, è in questi settori che  girano i grandi interessi che coinvolgono tutti. E certamente non lo scopro io.

Ed ecco quindi che senza la politica, senza coscienza civica, senza paura e vergogna, si è pronti  a pianificare, d’accordo con speculatori e camorristi, distruggendo le aree metropolitane, i territori, gli assetti urbanistici, la storia di una comunità.

La colpa è però principalmente dei cittadini masochisti che  scelgono mazzettari e camorristiper essere amministrati.  Lo scrivevo qualche settimana fa, in  tutti gli enti locali e amministrazioni pubbliche dove regna questo sistema di corruzione, l’unica speranza che ci rimane è l’impegno e il rigore di giudici onesti, di qualche pubblico ministero, i quali, attraverso strumenti efficaci come le importantissime intercettazioni telefoniche e ambientali, possono scoperchiare pentoloni di corrotti e mandare al fresco mazzettari che rubano sulle spalle dei cittadini.

E’ l’unico deterrente per cercare di recuperare e invertire una tendenza distruttiva per le nostre comunità e ridare fiducia agli onesti, a chi crede ancora in qualcosa di positivo, e in una politica da rivalutare dalle fondamenta.