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2017 “ODISSEA DELLA CASA”

Il dramma casa torna prepotentemente nella vita di 1300 famiglie napoletane

Napoli, 03 febbraio 2017

Si sono riuniti questa mattina presto davanti alla sede del Consiglio Comunale di Napoli in via Verdi, un migliaio di cittadini costituiti in Comitati spontanei, proprietari di immobili che 40 anni fa furono costruiti “abusivamente”, ma nel corso di questi anni le varie amministrazioni che si sono avvicendate non hanno mai trovato una soluzione definitiva a questa situazione anomala, ma da più parti sollecitata per addivenire ad una legittimazione di proprietà degli immobili acquistati o realizzati. Lo scorso dicembre ci siamo visti recapitare una raccomandata che ci ha buttati nello sconforto totale, così uno dei rappresentati dei comitati, abbiamo visto svanire la sicurezza primaria di cui ogni famiglia necessita, quella della casa, continua con voce rotta dall’emozione l’intervistato. Ma andiamo con ordine; Il Sindaco di Napoli sembra  vantare diritti su immobili che di fatto sono parte di quella edilizia abitativa definita  privata, ciò su sollecitazione della Corte dei Conti che  con una comunicazione invitava l’amministrazione di Napoli a mettere a reddito quei beni, così il Consigliere di maggioranza Claudio Cecere, che si dice sconcertato della manifestazione inscenata da proprietari ed inquilini degli immobili interessati, in quanto  l’amministrazione avrebbe già trovato una soluzione “indolore” per definire la questione, ed aggiunge che il tutto altro non che una manovra speculativa delle opposizioni. Di diverso avviso ovviamente le “opposizioni” l’amministrazione cerca di fare cassa sulla pelle dei cittadini per ceracre di ripianare un bilancio sull’orlo del dissesto, così Anrea Santoro, Consigliere eltto nelle fila di FdI Alleanza Nazionale, ancora una volta l’amministrazione cerca di sfruttare e spremere i cittadini per ripianare un pasticciaccio amministrativo che si protrae da 40 anni,  sono circa 1300 le unità abitative interessate dal procedimento, un numero rilevante continua Santoro,  in merito alle raccomandate inviate dal Comune di Napoli è una forma di terrorismo psicologico a cui gli abitanti degli immobili costruiti in un primo momento abusivamente ma negli anni sanati, sui quali  l’amministrazione comunale non può in alcun modo rivendicarne la proprietà. Se veramente intende far cassa lo può fare proprio sanando questo aborto amministrativo, con le somme derivanti dai versamenti dei cittadini entrerebbero nelle casse del Comune cifre veramente importanti.

Sono anni che i cittadini hanno provveduto a sanare quegli immobili, continua il Consigliere Santoro, le rivendicazioni dell’Amministrazione di Napoli sono tardive ed illegittime, lo dimostra il fatto che gli immobili sono abitati dai cittadini che da quart’anni a questa parte hanno versato : l’ICI che l’IMU,  TARSU , tasse  spettanti ai  proprietari di casa quindi di fatto un riconoscimento nemmeno tanto indiretto. Da qui il pasticcio, una amministrazione che quando si è trattato di incassare i proventi dalle tasse di proprietà considerava i cittadini che oggi stanno manifestando proprietari, mentre adesso che pensa di potere ricavare altro danaro li considera abusivi? Tutto ciò è assurdo, al limite del grottesco, ma anche una vera e propria “legnata” che va a gravare sulle spalle di chi con sacrifici e lavoro ha sgobbato per garantirsi il diritto alla casa. Un atto illegale ai danni degli abitanti dei quartieri Pianura e Chiaiano. Ci batteremo in tutte le sedi per ricondurre alla “ragione” i responsabili di questa insana iniziativa. I cittadini non chiedono benefici speciali, ma ciò che la legge legittimamente gli consente chiederemo di applicare una compensazione prevista dalla legge, che tenga conto delle tasse negli anni regolarmente pagate, che il Comune ha per anni riscosso dagli abitanti degli immobili interessati, mettendo così i cittadini nelle condizioni  di poter svincolare dalla disponibilità del Comune le abitazioni e farle definitivamente lasciarle ai legittimi proprietari, un atto dovuto che restituirebbe la  già precaria serenità che manca ai cittadini, riconoscendogli finalmente quel diritto di  proprietà fino ad oggi negato,  su queste frasi il Santoro ha conclude la sua intervista.

Ilaria M.C. Angrisano

 

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