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Crolla edificio a Torre Annunziata, due intere famiglie distrutte

CROLLA EDIFICO A TORRE ANNUNZIATA DUE INTERE FAMIGLIE DISTRUTTE

Tragico il bilancio, al momento sono di tre morti accertati di cui due estratti, una persona individuata, cinque il numero dei dispersi

 

Torre Annunziata, 08 luglio 2017

Di Gennaro Cinquegrana

Tragico il bilancio, dopo il crollo della palazzina, che questa mattina ha svegliato con un fragoroso boato gli abitanti di via rampa Nunziante a Torre Annunziata. Nell’edificio abitavano alcuni nuclei familiari, tra cui la famiglia Cuccurullo composta da 3 persone, la famiglia Guida da 4 persone e la signora Pina Aprea, una sarta 65enne: di cui al momento non si hanno notizie, non si esclude che sia uscita presto da casa, quindi, forse scampata al crollo. Il bilancio, “la cautela ci impone di precisare purtroppo che si tratta di un dato  provvisorio”, è di tre morti, due i corpi estratti, ed un terzo corpo individuato, cinque al momento i dispersi. Manca tuttavia l’ufficialità,  ma abbiamo motivo di credere che il dato sia vicino ad essere quello definitivo, oramai sono pochissimi dubbi sul fatto che le due persone estratte prive di vita dalle macerie siano l’architetto Giacomo Cuccurullo e la moglie Edy Laiola. Questo è quanto confermato anche dal sindaco, Vincenzo Ascione. Giacomo Cuccurullo, dipendente al Comune, si occupava di pratiche di edilizia privata (ironia della sorte). I corpi delle tre vittime sono stati estratti dai Vigili del fuoco verso le 18.00, dodici ore dopo il crollo che ha visto sgretolarsi su se stessa la palazzina sul lungomare di Torre Annunziata. Come già detto in precedenza, si contano al momento tre vittime e cinque sono i  dispersi.  Le salme estratte dalle macerie sono state trasferite nell’obitorio di Castellammare di Stabia. All’uscita di una delle salme, coperta con un involucro nero, il fratello di Pasquale Guida, uno dei dispersi, è stato colto da malore.

L’edifico composto da cinque piani è crollato verso le 6.20 travolgendo due famiglie tra cui due bambini, di  11 e 8 anni, tutti colti nel sonno. Lo stabile si trova alla Rampa Nunziante, stretta tra la grande spiaggia  e la ferrovia Napoli-Salerno che è stata immediatamente bloccata. Sotto accusa i lavori di ristrutturazione in corso nei primi due piani dell’edificio anni Cinquanta che si affaccia sulla strada ferrata della linea ferroviaria che congiunge Napoli con Salerno. E già divampano le polemiche per le avvisaglie che sarebbero state sottovalutate. Al primo e al secondo piano della palazzina erano in corso lavori di ristrutturazione e gli inquilini del terzo e quarto piano avevano raccontato nei giorni scorsi, di aver notato crepe  e lesioni nei loro appartamenti. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di crollo colposo, tra le macerie un orsetto di peluche. Salva per miracolo, la sorella di Anna Guida, che abita nell’appartamento adiacente a quello della sorella al terzo piano. La sua fortuna ha voluto che abitasse nell’ala del palazzo che ha resistito al crollo. Immediati i soccorsi, si scava anche con le mani alla ricerca di possibili altre persone ancora sotto le macerie.  Al lavoro uomini e cani specializzati del corpo dei Vigili del fuoco. Mentre si scava ogni tanto qualcuno chiede di fare silenzio per cercare di sentire eventuali grida di aiuto o flebili lamenti. Sul posto sono arrivati anche i cani poliziotto per individuare eventuali altri sopravvissuti. Ma le speranze, con il passar delle ore, sono via via ridotte al lumicino. Il primo a dare l’allarme è stato il proprietario dello stabile che si trova di fronte alla palazzina crollata. Questo il suo racconto – mio figlio era rientrato da poco, avevo guardato l’orologio ed erano le 06.20 circa – fa fatica a trattenere le lacrime –  ad un certo punto abbiamo sentito un fragoroso rumore come se stessero cadendo bottiglie in quantità. Ci siamo immediatamente affacciati, c’era una enorme nuvola di terra e polvere. Non abbiamo capito subito cosa fosse successo. Sono state le urla degli inquilini della palazzina confinante a farci realizzare cosa fosse successo. Abbiamo chiamato immediatamente i soccorsi. Il quinto piano della palazzina era praticamente scomparso. Del quarto e del terzo sono rimasti in piedi poche pietre. A cedere solo la parte nord, verso la ferrovia, mentre quella esposta al mare è intatta. Le operazioni di recupero e di messa in sicurezza andranno avanti per tutta la notte nel tentativo di trovare e recuperare altri dispersi con l’ausilio dei gruppi elettrogeni e delle torri faro. Una folla di curiosi, ma anche di parenti si è assiepata per assistere alle operazioni di soccorso, utilizzate anche speciali sonde. La speranza, come spesso accade in questi casi, è sempre viva ed anima le braccia e la volontà dei soccorritori.