La Boldrini “cancella” Mussolini, ma si tratta solo dei Giardinetti di Littoria intitolati ad Arnaldo.
La Boldrini ha avuto la sua piccola vittoria. Non il Tribunale di Latina, come sarebbe stato consono e più adeguato al caso, ma solo i “giardinetti” di quella che fu la città di Littoria sono stati intitolati ai giudici antimafia Falcone e Borsellino. Sempre meglio che nulla avrà sospirato la “presidenta” della Camera dei Deputati che solo qualche settimana fa la impazzava su tutte le reti Rai al grido “Abbattiamo i manufatti dell’epoca fascista”. Interventi che hanno suscitato non poca ilarità, soprattutto fra storici e cultori dell’arte fra cui un irrefrenabile Vittorio Sgarbi che ha evidenziato le baggianate profferite dalla terza carica dello Stato chiosando con il più classico dei “Capra-capra-capra”.
Si è dovuta “accontentare” della cancellazione di una tabella che riportava la scritta “Giardinetti Arnaldo Mussolini” colei che già immaginava le ruspe in azione al Foro Mussolini o allo Stadio dei Marmi. Monumenti che anche a distanza di decenni continuano a raccontare silenziosi, nonostante le menzogne della storia scritta dai vincitori, un radioso passato.
Nel giorno del 25 anniversario della scomparsa del giudice Borsellino, il presidente della Camera Laura Boldrini, ha visitato Latina per inaugurare questo cambio nome tra gli applausi della sinistra e le urla, i fischi e gli insulti, anche pesantissimi, della destra che hanno destato non poco imbarazzo fra gli agenti di polizia, molti dei quali divisi fra l’obbligo dei doveri imposti dalla divisa e quella irrefrenabile voglia di unirsi ai ragazzi di Casapound e Forza Nuova.