Sagra dei funghi a Cusano Mutri
Dal 6 all’8 ottobre 2017 c’è l’appuntamento per festeggiare l’arrivo dell’autunno con la Sagra dei funghi di Cusano Mutri, suggestivo borgo in provincia di Benevento.
In questi tre giorni si potrà fare un’ottima conoscenza dei genuini prodotti locali tra cui il fungo porcino, protagonista della cucina cusanese e della manifestazione, con un menù delizioso preparato dagli chef della cittadina. Le serate saranno dedicate si all’enogastronomia ma anche alle tradizioni, alla storia ed alla cultura del paese.
Ci sarà tanto divertimento con un’attenzione particolare verso il folklore, ai canti popolari, saranno organizzati spettacoli in piazza, mostre ed esibizioni, visite guidate alle chiese, percorsi naturalistici nei dintorni. Una vera immersione in un luogo antico e affascinante.
Cusano Mutri è un comune di circa 4000 abitanti situato nel Parco del Matese, a quasi 500 metri sul livello del mare. Secondo gli storici Cusano Mutri è la città sannita di Cossa, onde Cosano, distrutta quindi dai Romani assieme alla città di Telesia.
Il nome, che significherebbe “coppa”, ne indica la configurazione topografica da cui deriverebbe il primitivo simbolo ideografico “Q” che rappresentava la cerchia dei monti con la gola di LavelloNotizie certe affiorano solo nel 490 d.C., quando papa Felice III inviò un presbitero per officiare nella cappella del castrum (castello).
Secondo gli storici Cusano Mutri è la sannita Cossa, onde Cosano, distrutta dai Romani unitamente a Telesia.
Il nome, che significherebbe “coppa”, ne indicherebbe anche la configurazione topografica da cui deriverebbe il primitivo simbolo ideografico “Q” che rappresentava la cerchia dei monti con la gola di Lavello come unico sbocco per uscirne. Notizie certe se ne hanno però solo dal 490 d.C., quando papa Felice III inviò un presbitero per officiare nella cappella del castrum (castello).
Agli inizi dell’VIII secolo vi si insediarono alcuni benedettini voltumesi stanziatisi nella chiesa di Santa Maria del Castagneto mentre nelle campagne sorsero più di una dozzina di nuclei abitati, contrassegnati da edifici di culto. Il comprensorio, sicuro perché facilmente difendibile, rappresentava un rifugio per le popolazioni limitrofe angustiate dalle incursioni saracene.
La dominazione normanna dette inizio ad una fase di inurbamento che toccò il suo culmine nel secoli XV e XVI. Si ebbe l’espansione dell’abitato, come tuttora si conserva, essendo scampato al devastante terremoto del 5 giugno 1688 che distrusse quasi tutti i paesi del circondario.
L’economia locale si basava soprattutto sulla pastorizia e sull’industria della lana. La decadenza iniziò nella seconda metà dei Settecento quando, tra l’altro, la privatizzazione della dogana di Foggia mise in crisi il sistema della transumanza. Cusano non ebbe un declino rapido ma, nonostante la tenacia dei suoi abitanti, la decadenza fu inarrestabile.
Le attività economiche legate alla pastorizia durarono per tutto l’Ottocento e l’andamento demografico non conobbe decrementi verticali. Il fenomeno migratorio purtroppo iniziò dopo l’Unità d’Italia ed è tuttora ben presente.
Sono visibili e meritevoli di visita la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, la Chiesa di San Nicola e ben altre 8 Chiese dedicate ad altrettanti Santi. Vi sono i resti del Castello di Mutri, distrutto dalla furia popolare nel XVIII Secolo, c’è il Centro Storico medievale, la “Porta di Mezzo” , le gole intorno al paese, il monte Calvario ed il fiume Titerno. Quanto basta per una immersione nella storia e nella cultura prima di dedicarsi alla eno-gastronomia tradizionale di questi luoghi.