Bandiera Guglielmina: Prosciolto il Carabiniere. La Pinotti ignora la storia ma anche la “stampa italiota” non scherza.

Non c’è laurea, specializzazione o master che tenga quando la formazione mentale, culturale e politica è quella della “falce e martello”. Nulla di più vero delle parole di tale Montanelli Indro da Fucecchio. Certo, di questi tristi tempi, c’è la possibilità di diventare addirittura ministro, ma si rimane incontrovertibilmente ignoranti (nel senso che “si ignora” come direbbe Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo), e costantemente avulsi dalla storia e dalla realtà dei fatti. L’ultimo esempio, purtroppo solo in termini cronologici, è quello che ha visto l’ex ministra della difesa Roberta Pinotti, laureata in lettere moderne; Docente di italiano nei licei; Capo educatrice nell’AGESCI, ma cresciuta nel partito comunista italiano (poi PDS, DS e oggi PD) rimediare l’ennesima figuraccia di fronte all’archiviazione del procedimento contro un carabiniere che teneva esposta nella sua camera, all’interno della caserma Baldissera che ospita il VI Battaglione carabinieri Toscana, a Firenze, una bandiera della Kriegsmarine guglielmina. Vessillo questo che, ribadiamo anche a vantaggio di chi non ha studiato la storia (ministra compresa), nulla ha a che vedere col nazionalsocialismo tedesco.

Il fatto, come era ampiamente prevedibile, non sussiste. Con questa motivazione l’Arma dei Carabinieri ieri ha chiuso definitivamente il caso. Sarà dunque  finalmente chiaro anche alla ex ministra Pinotti che Adolf Hitler non ha nulla a che spartire con Otto von Bismarck.

La Sanzione al militare (tre giorni di consegna) è stata ieri annullata, con buona pace anche di tutti quegli organi di stampa asserviti a “determinati correnti di pensiero” ai quali arriva a stretto giro anche il perentorio messaggio del colonnello Raffaele Fedocci, che accogliendo il ricorso del carabiniere ha così chiosato: “… un giornalismo attuato con procedure più affini a quelle del rotocalco da gossip che a quelle di organi deputati alla cronaca”.

 

Comunicazione di servizio: Non si aspettino, lettori e telespettatori che seguono i Tg nazionali e la stampa di regime, la notizia della conclusione della vicenda. Tanto meno lo stesso clamore che suscitò la “fake news istituzionale” sulla “Bandiera nazista esposta da carabiniere in caserma”.