Comune di Napoli : 3 piscine su 4 chiuse.
Dopo quasi 9 anni la gestione delle Piscine Comunali a Napoli è un disastro : 3 su 4 sono chiuse e la sola Scandone è stata risistemata dalla Regione Campania con i fondi destinati alle Universiadi.
La Federazione Nuoto dichiara a Napoli circa 6500 nuotatori iscritti, con 53 Società Sportive di cui 26 sono Centri Federali. Con i praticanti di nuoto libero si arriva ai 15.000 praticanti. L’unica piscina oggi aperta è la Scandone di Fuorigrotta, ma anche qui soltanto la principale è regolarmente fruibile.
Piscina Scandone. Sono sconcertato dal fatto che il Comune di Napoli riscuota ben €1000 ad evento sportivo contro la media di €300 degli altri Comuni. Trattandosi di “sport minori e popolari” , come nuoto, pallanuoto e tuffi, mi sarei aspettato un “invito allo sport” con ben altri costi e ben altra gestione. Inoltre, vista la forte richiesta popolare e il ruolo di prevenzione delle malattie per cui le attività in piscina sono note questo è davvero un nonsenso. Torneremo presto sull’argomento chiedendo lumi all’Assessore competente in merito.
Da mesi è chiusa la piscina “Galante” di Scampia. Vogliono togliere i ragazzi dalle strade e dalle cattive frequentazioni, ma solo a parole. La piscina è chiusa per un contenzioso tra Comune e vecchie società di gestione, e servono subito quasi 500.000 euro per i soli lavori di messa in sicurezza, visto che l’impianto è in cattive condizioni.
La piscina dello Stadio Collana al Vomero è un caso emblematico. Possibile che, dopo due anni di chiusura, vengano fatti i lavori per riaprire l’impianto sportivo, piste di atletica incluse, e venga lasciata in stato di abbandono la piscina? Purtroppo si. Per le Universiadi la Regione ha finanziato la spesa e lo stadio ha riaperto, mentre il Comune non ha provveduto per la piscina. Resto basito perchè la Regione Campania ha comunque stanziato 2,4 mln di euro per mettere a posto la piscina e riaprirla entro il 2020. Non si poteva trovare un accordo prima?
Ultima, ma non ultima, è la Piscina “Bulgarelli”, della Rari Nantes, in via Monfalcone, zona Poggioreale. E’ stata ridata dalla Rari Nantes a fine settembre scorso al Comune di Napoli dopo che da gennaio, per motivi amministrativi, lo stesso Comune ha molte volte minacciato la Società di sfratto. Questo abbandono è stata una fortuna poichè a Novembre scorso, dopo una forte pioggia, il tetto dell’impianto è crollato per il cedimento di un pilastro in cemento armato.
Il Comune di Napoli, spalle al muro per questa incredibile situazione, sta cercando una intesa con la FIN ed il CONI in modo da delegare loro la gestione degli impianti. Magari a partire dalla gara d’appalto per la gestione del riscaldamento, che vale una cifra minima di 3,7 mln di euro.
Seguiremo mensilmente l’andamento delle varie attività informando i lettori. Personalmente credo che ci voglia un accordo quadro per fare in modo da lasciare alla Federazione Nuoto le politiche di gestione degli impianti, sotto la supervisione dell’Assessorato allo Sport del Comune di Napoli.