La Corte dei Conti demolisce la gestione della Sanità in Campania
Finita la sbornia mediatica dell’emergenza Covid avviamo una ricognizione sulla gestione della Sanità in Campania. Vogliamo capire e far conoscere quanto sono vicine la verità oggettiva e la descrizione di chi gestisce la cosa pubblica.
Come sempre non diamo “pareri” ma “fotografie descrittive” dei fatti, perchè il cittadino che paga le tasse ha il diritto di sapere come sono usati i suoi soldi .
Chi sono la Regione e la Corte dei Conti
Semplificando al massimo, ma restando fedeli alla realtà, diciamo che la Regione Campania è l’organo di gestione amministrativa del territorio della Campania (nel nostro caso). La “Corte dei Conti regionale” è invece l’Ente che analizza e giudica, come un vero Tribunale, le attività amministrative degli Enti Locali nella Regione di competenza.
In Campania i colonnelli della GdF Domenico Napolitano e Filippo D’Albore, il procuratore Antonio Ciaramella, i vice procuratori Licia Centro e Francesco Vitiello e il sostituto Davide Vitale sono la Magistratura dei Conti. Sono quello che serve alla comunità, anche se in numero “stranamente” troppo ridotto, per verificare e giudicare l’operato degli amministratori (e dei privati che vi hanno a che fare).
La Corte dei Conti inoltre raccoglie denunce, esposti e si muove su segnalazioni o partendo da inchieste giornalistiche.
La Corte dei Conti e la Sanità in Campania
Torniamo a febbraio 2020. Si apre l’anno giudiziario, prima del Covid, e si presenta il rendiconto per l’anno 2019. A noi interessa adesso il rapporto sullo Stato della Sanità. Il Presidente De Luca la dipinge ripetutamente come una delle migliori in Italia.
Il giudizio della Corte dei Conti, che non fa politica ma giudica nell’interesse esclusivo della collettività in modo asettico e con le leggi alla mano, è sintetico e lapidario. L’esperto in materia è il dott. Francesco Vitiello, che si occupa da sempre della Sanità.
Il giudizio della Magistratura Contabile sulla Sanità e le ASL
“L’uscita dal commissariamento è frutto soprattutto di politiche nazionali rigide, come il divieto di assunzione e la drastica riduzione della spesa farmaceutica, ma questo non significa che negli ultimi 10 anni la gestione delle aziende sanitarie sia stata ottimale, anzi è stata pessima, tra le peggiori in assoluto“. Questo il giudizio sulle gestioni di Caldoro e De Luca.
Sulle ASL : ” mal condotte, provocando danni di ogni specie, dalla violazione sistematica della normativa intra-muraria alla dispersione immotivata di risorse, dai ticket sanitari spariti e mai recuperati all’elusione dell’orario di lavoro ” . Alla base di questa situazione “l’inadeguatezza degli amministratori, che sono di nomina politica”.
I procedimenti aperti e i danni ai contribuenti
Prendiamo i procedimenti più emblematici del 2019 per capire la diffusione e l’entità enorme delle cifre in ballo per la Sanità.
Asl Napoli 1 Centro : illeciti commessi da dipendenti in concorso con estranei. Danno erariale da 1 milione 154 mila euro. Come abbiamo già scritto, sono in corso anche indagini sul ciclo dei rifiuti ed altre attività.
Asl Napoli 3 Sud : affidamento a soggetti privi di requisiti di legge per l’attività di servizi sanitari domiciliari. Sono stati provocati danni alla Regione per la cifra di almeno 31 milioni di euro.
Università Federico II : per i docenti che svolgevano attività extra-istituzionale sono stati contestati 871 mila euro .
Le altre strutture su cui sono in corso di definizione istruttorie e calcolo dei danni ai contribuenti sono : la Asl Napoli 2, il Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, il Policlinico Vanvitelli, il Policlinico Federico II, il Cardarelli e l’Istituto Zooprofilattico .
Le conclusioni e la valutazione finale
A questo punto la Magistratura Contabile ha avviato anche un lavoro per verificare eventuali anomalie registrate negli ultimi dieci anni.
Il verdetto finale per il 2019 è questo : ” Il lavoro delle singole aziende sanitarie è stato pessimo su tutto il territorio campano”.
Continueremo il lavoro di informazione e di inchiesta sui soldi dei cittadini.