Napoli

LE DISCUTIBILI INIZIATIVE DEL GOVERNO STANNO PORTANDO ALL’ESASPERAZIONE COMEMRCIANTI E LAVORATORI ANCHE IL FAMOSO “PIATTO IN TAVOLA” E’ ARISCHIO, LA GENTE E’ AL LIMITE DELLA SOPPORTAZIONE

Associazioni e cittadini sono al limite della sopportazione

Sergio Angrisano

Napoli, 25 gennaio 2021

(è stato recapitato in redazione un volantino con richiesta di pubblicazione)

Imprenditori e commercianti napoletani non ci stanno ad assistere all’agonia indotta della morte delle attività produttive della città, ma anche dell’intera Regione. Un funerale annunciato quello che celebreremo a breve quello dell’economia campana e la morte “del diritto al lavoro, alla scuola e alla salute”. A testimonianza di ciò, sabato in alcuni quartieri della città, sono stati distribuiti dei “volantini” che invitano la popolazione e i commercianti a:

                                                                            DISOBBEDIRE

 E’ stata la zona Vomero la prima ad essere battuta nel pomeriggio di sabato, per poi vederli apparire davanti all’ingresso del Centro Commerciale Ipercoop di Afragola, dove  alcuni attivisti, ma anche semplici simpatizzanti, si sono distinti in un’azione volta alla distribuzione di materiale informativo, con volantini sui quali campeggiava la scritta; “DISOBBEDIRE”, dove, il cui contenuto invitava tutte le attività commerciali a non sottostare alle limitazioni e restrizioni imposte con DPCM oramai a frequenza giornaliera, come se non bastassero, integrati da incomprensibili ordinanze regionali, che come descritto nel volantino  “con il palese scopo di limitare la libertà e il diritto al lavoro”. Nello stesso volantino si offre, oltre ad un aiuto morale, un supporto legale a fronte di sanzioni elevate dalle FF.OO, al fine di poterle impugnare, così come previsto dalle vigenti leggi.

Un’azione che potrebbe apparire simile ad altre messe in campo da organizzazioni sindacali e non, proposte in questi giorni (tipo l’iniziativa “IO APRO”) che ha visto politici e ristoratori aderire, tra queste: viene segnalata “NON CI STO !” che ha dato un primo segnale di dissenso.

Quello che caratterizza l’iniziativa, così come si evince dal volantino distribuito, viene proposta l’apertura senza imposizione di orari. Elemento che ha una chiara matrice identitaria, così come confermato dallo stemma che campeggia sul volantino, simbolo di quello che fu il REGNO DELLE DUE SICILIE, che richiama ad una antica, ma ancora viva identità di POPOLO. Scorrendo il volantino, si legge che; l’iniziativa è animata da  esclusivamente da cittadini e commercianti, influenzati da nessuna sigla politica e, soprattutto senza alcuno scopo elettorale, ma solo una comunanza di chi si sente tradito dalle istituzioni, ma  unito nel dolore e nello sconforto dello stato in cui versa l’economia ed il lavoro. Sono ormai migliaia i posti di lavoro bruciati, situazione socio-psicologica che ha fatto aumentare esponenzialmente aumentare lo stato di incertezza ed in casi con risvolti drammatici, sfociati in atti estremi.

Le manifestazioni dei mesi scorsi davanti agli Uffici della Regione Campania e, sul Lungomare Caracciolo, sono stati solo segnali del profondo malessere che serpeggia in città. Nella giornata di sabato l’invito a partecipare alla protesta, aveva un significato più ampio, una sorta di chiamata generale alla disobbedienza. Un campanello d’allarme, una richiesta di aiuto concreto, la gente non è più disponibile ad accettare chiacchiere di Stato.