Il Treno Meridionalista di Giancarlo Chiari
Un saluto a chi leggerà questo post e un ringraziamento alla testata giornalista NNMAGAZINE che ospiterà una serie di miei articoli meridionalisti. Oggi parleremo di un treno … quello meridionalista.
Tante strade per raggiungere un unico obiettivo.
I meridionalisti nascono per raggiungere l’ambizioso obiettivo di azzerare il divario tra Nord e Sud del nostro Paese. Per raggiungerlo c’è chi vorrebbe una forte autonomia, una vera e propria indipendenza fino ad una definitiva secessione. Io sono per Unire il Paese nella Verità. Iniziamo almeno da qui.
4 strade per tentare di risolvere l’ultracentenario problema nato con il cruento processo di unificazione nazionale realizzata formalmente il 17 marzo 1861.
4 strade che dividono e indeboliscono mentre è noto che l’unione fa la forza
Immaginiamo di disporre di una macchina del tempo rappresentata da un Treno Meridionalista capace di percorrere il periodo vissuto dal meridione d’Italia dal 1861 ad oggi.
Stiamo seduti al finestrino e vediamo scorrere, lentamente, tutto quello che è successo.
Il treno inizialmente ha subito molte battute di arresto e forti rallentamenti, ha attraversato negli anni territori insanguinati, prevaricanti, ingiusti, infamanti, visto nascere luoghi comuni faziosi e determinati dall’azione di impoverimento sistematico della parte del Paese conquistato con la forza, e con la forza, inizialmente fisica, gestito.
Poi d’improvviso il treno ha iniziato a viaggiare in leggera discesa con una inclinazione sempre più favorevole, si iniziano a vedere le prime fermate anche se non si distingue bene quale sarà il capolinea.
La prima è già avvenuta è si chiama: Riconoscimento delle nostre Ragioni.
L’Europa riconosce le ragioni del meridionalismo
Il 17 marzo 2016 il Parlamento europeo ha riconosciuto ammissibili le nostre istanze, contenute nella petizione 748/2015, (se vuoi saperne di più clicca qui: Le Petizioni – Azione Meridionalista ) rappresentando per noi un vero Principe Azzurro.
L’Europa riconoscendo accettabili le argomentazioni (le doglianze) e le richieste contenute nella storica petizione ha avviato il processo revisionista prendendo posizioni contro la Matrigna nata dall’unificazione per sottomettere una sfortunata Cenerentola meridionale.
Le 2 richieste della petizione sono state ritenute ragionevoli e hanno prodotto risultati. Tratteremo gli argomenti e gli effetti della storica petizione in un prossimo post.
Ritornando alle fermate del treno la prossima che si vede è la realizzazione di una Macroregione meridionale riunendo le regioni del Sud Italia.
Il treno viaggia su rotaie che vengono costruite man mano per farlo proseguire e non possiamo andare avanti senza aver costruito il tratto di rotaie successivo.
Ognuno può scendere alla fermata che più gli aggrada e per lui quella sarà il Capolinea se sarà condivisa dalla maggioranza dei passeggeri che scenderebbero in massa rendendo inutile costruire un ulteriore tratto della ferrovia per raggiungere la fermata successiva.
Il Capolinea sarà modificabile in funzione del peso che avremo in futuro e delle convenienze oggettive.
Giancarlo Chiari
Presidente di Azione Meridionalista ETS APS
direzione@azionemeridionalista.it
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