“Legge Salva De Luca” – Opportunità di Stabilità o “Legge ad Personam” ?
Napoli, 5 Novembre 2024
Esmeralda Mameli
La “Legge Salva De Luca” contiene due articoli principali, descritti nel Disegno di Legge n. 400 della Regione Campania:
Articolo 1:
“Non è immediatamente rieleggibile chi ha già ricoperto per due mandati consecutivi la carica di Presidente della Giunta regionale. Tuttavia, il conteggio dei mandati inizia dal mandato attualmente in corso alla data di entrata in vigore della legge.“
Articolo 2:
“La legge entrerà in vigore quindici giorni dopo la sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, rendendo ufficiali le modifiche legislative necessarie per la sua applicazione.”
L’ articolo 1 è particolarmente controverso per il modo in cui modifica il conteggio dell’incarico governatoriale, creando un precedente che permette la rielezione di presidenti regionali che hanno già superato il limite dei due mandati consecutivi. Questa disposizione, di fatto, offre all’ attuale presidente De Luca della Regione Campania la possibilità di candidarsi nuovamente, aggirando il limite che generalmente promuove il ricambio democratico al vertice.
L’articolo 2 è puramente tecnico, infatti, stabilisce che la legge entrerà in vigore quindici giorni dopo la sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania.
I sostenitori di questa norma, guardando a simili provvedimenti in altre regioni come Veneto e Marche, ritengono che possa garantire una maggiore stabilità politica e continuità amministrativa in momenti di crisi o di grandi progetti regionali.
I critici la considerano una “Legge ad Personam,” creata specificamente per prolungare il mandato del governatore De Luca, costituendo una minaccia al principio di alternanza democratica, un possibile attacco alle norme istituzionali, un limite alle possibilità di cambiamento nelle politiche regionali e nella rappresentanza.
Il principio di alternanza democratica è un elemento fondamentale delle democrazie moderne, volto a garantire il ricambio periodico delle cariche politiche. Questo principio si basa sull’idea che nessuno dovrebbe poter mantenere il potere per un periodo eccessivamente lungo, poiché ciò potrebbe portare alla concentrazione del potere e al rischio di autoritarismo. L’alternanza permette l’ingresso di nuove idee, prospettive, rotazione della leadership, mantenendo così il sistema politico dinamico, più rappresentativo della volontà popolare e più rispondente ai cambiamenti della società.