Gratta e Vinci: Tra Truffe, Illusioni e Dipendenze. Quali Soluzioni Possibili?
Napoli, 11 Gennaio 2025
Sergio Angrisano
Negli ultimi anni il fenomeno del Gratta e Vinci ha assunto proporzioni sempre più rilevanti, trasformandosi da semplice passatempo a elemento centrale nel panorama del gioco d’azzardo in Italia. Un fenomeno che, dietro l’apparente leggerezza di un gesto quotidiano, nasconde insidie spesso sottovalutate dai giocatori. La promessa di vincite milionarie attira un pubblico vasto e variegato, alimentando un sogno che per molti si trasforma in una trappola pericolosa. Sebbene la legge preveda che sui biglietti siano riportate le probabilità di vincita, queste risultano spesso poco comprensibili o, comunque, scarsamente considerate da chi gioca.
I dati ufficiali indicano che le probabilità di ottenere un premio significativo sono estremamente basse, una realtà che sfugge a chi, preso dall’euforia del gioco, continua a comprare biglietti nella speranza di un colpo di fortuna.
Secondo il dottor Francesco Mancini, psicologo specializzato in ludopatia, il successo di questi giochi si basa su meccanismi psicologici ben noti. L’illusione del controllo e il cosiddetto fenomeno del ‘quasi vincente’ spingono i giocatori a ripetere l’esperienza, credendo che la prossima volta possa essere quella giusta. A ciò si aggiunge la scarsa trasparenza delle informazioni, che rende difficile una scelta consapevole. Il problema colpisce diverse fasce della popolazione, ma è particolarmente preoccupante tra i giovani e gli anziani, categorie più vulnerabili agli effetti del gioco d’azzardo. Le statistiche dell’Istituto Superiore di Sanità rivelano, infatti, che circa il 5% degli adulti e il 3% dei giovani sotto i 25 anni mostrano comportamenti problematici legati al gioco.
Storie come quella di Marco, un uomo di 42 anni che ha vissuto in prima persona la dipendenza da Gratta e Vinci, sono emblematiche. Inizia tutto per caso, con un biglietto acquistato di tanto in tanto, fino a diventare un’abitudine irrefrenabile. La convinzione che il prossimo biglietto possa essere quello giusto porta molte persone a indebitarsi, a chiedere denaro ad amici e familiari e a mettere a rischio la propria stabilità economica e personale. Solo quando si tocca il fondo si comprende la gravità del problema, e spesso il percorso per uscirne è lungo e difficile.
Non meno importante è il ruolo della pubblicità, che, nonostante le normative vigenti, continua a veicolare messaggi ingannevoli. Slogan come “Qui vinti 10.000 euro!” alimentano false speranze, facendo credere che la vincita sia a portata di mano. È evidente che le regole attuali non bastano e che servirebbe un intervento più deciso da parte delle autorità competenti. In questo contesto alcune associazioni, come Civicrazia, hanno avanzato proposte interessanti. Tra queste vi è l’istituzione di un registro centralizzato per le campagne pubblicitarie, l’aggiornamento in tempo reale dei premi disponibili e il ritiro dal mercato dei biglietti senza premi significativi ancora in palio.
La soluzione non può essere lasciata alla sola volontà dei singoli giocatori. È necessaria un’azione normativa che garantisca maggiore trasparenza e un’informazione chiara, unita da campagne di sensibilizzazione rivolte in particolare ai giovani. Come sottolineato dall’avvocato Riccardo Vizzino, un intervento normativo coraggioso potrebbe ridurre l’impatto sociale del gioco d’azzardo, tutelando il cittadino senza compromettere le entrate statali. Il Gratta e Vinci, da gioco popolare, è diventato una minaccia sociale che va affrontata con serietà. Promuovere un sistema più trasparente e responsabile non è solo un dovere delle istituzioni, ma una necessità per il benessere collettivo.