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Il secolo suicida

Bari, 17 Gennaio 2025

Canio Trione

La prima cosa che andava fatta con il PNRR era la creazione di un sistema informatico nazionale che ci permettesse di sostituire i software che ci forniscono le aziende americane. Al posto di tributare miliardi a Google o Microsoft o altri avremmo pagato aziende italiane.

Ma questo è necessario non solo per ragioni economiche ma principalmente e maggiormente per esigenze di sicurezza. Invece i nostri politicanti hanno preferito edificare parchi e altre amenità simili e gli hacker hanno via libera. Certo, non si tratta di persone molto pericolose anzi sono hacker un po’ male in arnese se no avrebbero bloccato l’Italia da un pezzo mettendo fuori uso gli uffici pubblici ma nondimeno i disagi ci sono e sono frequenti. Non si possono con certezza attribuire a comportamenti dolosi ma il malfunzionamento dei sistemi informatici ci sono e sono sempre più frequenti.

Ancora peggio andrà quando l’intelligenza artificiale sarà meglio utilizzata e potrà essere usata contro di noi e contro i nostri sistemi informatici.

Ma, si sa, non tutto il male viene per nuocere. Questa vulnerabilità del sistema informatico nazionale porta attraverso varie vie a rallentarne l’applicazione a tutto vantaggio di maggiore occupazione e maggiore contrasto alla utilizzazione eccessiva della tecnologia. Si tratta dei primi evidenti segnali della prossima implosione della via tecnologica al futuro…

È ormai evidente che dipendere dal bancomat o comunque dalla informatica rende estremamente incerto il futuro. Inoltre le tecnologie tendono ad accentrare tutto. Così, per esempio, un filo spezzato in una stazione lombarda può bloccare i treni dappertutto. Ormai è certo che viaggiare in auto ti dà maggiori certezza che non fidarsi dei treni. Questa certa progressiva implosione della tecnologia non si sarebbe evitata con un sistema informatico nuovo nazionale ma si sarebbe forse e probabilmente ritardata per il momento dobbiamo preparare le nostre banche a coprirsi dai futuri attacchi e per fare ciò certi progetti di riduzione del personale dovranno essere rivisti e preparare un piano B che permetta il funzionamento delle banche anche senza supporti informatici ma anche e specialmente la difesa o le comunicazioni altro che società senza occupati e economia che va senza lavoratori siamo nel XXI secolo che un po’ per dispetto, un po’ per concretezza volta le spalle ai deliri di onnipotenza del modernismo e tecnologismo del XX secolo, il secolo breve ma anche il secolo suicida.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore