Piazza Garibaldi: protesta e tensioni in una Napoli che chiede riscatto
Napoli, 19 Gennaio 2025
Esmeralda Mameli
Piazza Garibaldi, cuore pulsante della mobilità napoletana, è tornata al centro del dibattito pubblico a causa delle condizioni di degrado e insicurezza che affliggono la zona circostante la stazione centrale. Residenti e commercianti, esasperati da una situazione che peggiora giorno dopo giorno, si sono uniti nella manifestazione “Stop al degrado”, organizzata dal deputato Francesco Emilio Borrelli, noto per il suo impegno su temi di legalità e decoro urbano.
La protesta, che avrebbe dovuto essere un momento di riflessione e dialogo pacifico, ha portato alla luce testimonianze inquietanti da parte dei residenti. «Quando c’è traffico, gruppi di persone si aggirano tra le auto per commettere furti. È una realtà insostenibile», ha dichiarato un abitante della zona. Commercianti e passanti condividono la stessa preoccupazione, lamentando un clima di insicurezza che danneggia non solo la vita quotidiana, ma anche l’immagine di una delle principali porte d’ingresso di Napoli.
Il deputato Francesco Emilio Borrelli, presente alla manifestazione, ha ascoltato con attenzione le voci dei cittadini, raccogliendo l’urgenza di un intervento istituzionale. «I residenti e i commercianti si lamentano da anni. È nostro dovere restituire loro sicurezza, vivibilità e dignità», ha dichiarato Borrelli in una diretta Facebook, sottolineando l’importanza di interventi concreti e immediati per contrastare il degrado e garantire una qualità della vita accettabile.
Purtroppo, la protesta in Piazza Garibaldi ha registrato anche momenti di forte tensione. Alcune donne, esasperate, si sono scagliate contro le forze dell’ordine, lanciando oggetti e spintonando gli agenti intervenuti. In un episodio particolarmente grave, un poliziotto sarebbe stato schiaffeggiato durante le operazioni per ristabilire la calma. Questi eventi riflettono il livello di esasperazione raggiunto da chi vive quotidianamente la difficile realtà della piazza.
Anche CMI Confederazione Meridionalisti Identitari, da sempre attenta alla tutela e allo sviluppo del Sud Italia, ha espresso il proprio punto di vista sulla situazione di piazza Garibaldi.
Per il movimento, la riqualificazione del territorio non può limitarsi a interventi urbanistici di rifacimento estetico o funzionale degli spazi, ma deve coniugare in un unico piano organico interventi urbanistici, potenziamento della sicurezza pubblica, sviluppo economico e inclusione sociale.
Il segretario nazionale di CMI, Sergio Angrisano, ha evidenziato che una vera riqualificazione deve partire dalla comprensione dei bisogni specifici del territorio e dei suoi abitanti. «Riqualificare significa restituire centralità alle persone che vivono quotidianamente questi luoghi, garantendo sicurezza, opportunità e infrastrutture sicure e moderne. Non si tratta solo di riparare ciò che è rotto, ma di costruire un contesto urbano che favorisca la crescita economica, il benessere, l’aggregazione sociale e opportunità per i cittadini, in particolare per i giovani, che rischiano di cadere nella marginalità sociale», ha dichiarato.
Secondo CMI, la riqualificazione di piazza Garibaldi può e deve diventare un modello replicabile in altre aree critiche del Sud Italia. «Il degrado è una conseguenza diretta dell’abbandono sistemico che il Mezzogiorno subisce da anni. È indispensabile invertire questa tendenza, partendo da interventi mirati che valorizzino l’identità del territorio e offrano risposte concrete alle esigenze dei cittadini», ha aggiunto Angrisano.
Tra le proposte avanzate dal movimento, spiccano il potenziamento delle infrastrutture, il sostegno alle attività produttive locali e l’organizzazione di eventi culturali che possano attrarre turismo e investimenti. La sicurezza pubblica, inoltre, deve essere garantita non solo con una maggiore presenza delle forze dell’ordine, ma anche con politiche di formazione che favoriscano il reinserimento sociale delle fasce più vulnerabili. Solo in questo modo è possibile contrastare il degrado e promuovere una visione di sviluppo sostenibile che ridia dignità e futuro ai luoghi simbolo del Mezzogiorno.
La manifestazione “Stop al degrado” ha acceso i riflettori su un problema che non può più essere ignorato.
Piazza Garibaldi non è solo una piazza, ma un simbolo della necessità di riscatto di Napoli e del Sud Italia. Le proposte di CMI evidenziano come la riqualificazione territoriale, se accompagnata da politiche sociali ed economiche inclusive, possa trasformare un’area critica in un esempio virtuoso di sviluppo e coesione.
Il futuro del Mezzogiorno passa anche da qui: dalla capacità di restituire dignità e sicurezza ai suoi luoghi e ai suoi cittadini.