Taser ai Vigili Urbani di Napoli – il Consiglio Comunale verso il Voto per la Sperimentazione
Napoli, 20 Gennaio 2025
Esmeralda Mameli
Il taser, dispositivo in grado di immobilizzare temporaneamente un soggetto tramite una scarica elettrica, potrebbe presto entrare nella dotazione della polizia municipale di Napoli. Una decisione che il Consiglio comunale sta valutando attentamente, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza degli agenti senza ricorrere all’uso di armi letali.
“La sicurezza degli agenti è una priorità, e i mezzi tecnologici ci offrono soluzioni efficaci per proteggerli e gestire situazioni critiche”, ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi. Per il comandante della polizia municipale, Ciro Esposito, è fondamentale che il regolamento sia stringente: “La normativa nazionale già prevede limiti precisi, ma il Consiglio comunale stabilirà ulteriori prescrizioni locali. Il personale sarà formato per un uso cauto e responsabile.”
Napoli non sarebbe la prima città italiana a introdurre il taser. Milano, Roma e Bologna hanno già sperimentato il dispositivo, con pareri contrastanti. Marco G., agente della polizia locale di Milano, racconta: “Il taser ha evitato situazioni di contatto diretto con persone violente, riducendo il rischio di aggressioni agli agenti. Ma serve molta preparazione: l’uso scorretto potrebbe generare conseguenze gravi, soprattutto su soggetti vulnerabili.”
In Francia, l’uso del taser è stato regolamentato da oltre un decennio. Un rapporto della polizia di Parigi evidenzia che il dispositivo è stato impiegato con successo per evitare il ricorso a proiettili, ma sono emersi anche episodi controversi, come il caso di un giovane con problemi di salute che ha subito un arresto cardiaco dopo essere stato colpito.
La casistica internazionale delinea luci e ombre sull’uso del taser. A Londra nel 2022, durante una sommossa, un agente ha usato il taser per immobilizzare un individuo armato di coltello, evitando uno scontro che avrebbe potuto coinvolgere anche i passanti. L’intervento è stato lodato come esempio di uso proporzionato. A Toronto, invece, nel 2020 un uomo in stato di alterazione è deceduto dopo essere stato colpito da un taser. L’indagine ha rivelato che soffriva di una patologia cardiaca non diagnosticata. Questo episodio ha portato a un dibattito sull’opportunità di utilizzare il dispositivo in situazioni di emergenza sanitaria.
Amnesty International e altre organizzazioni hanno espresso dubbi sull’utilizzo del taser. Secondo un rapporto del 2023, in contesti urbani ad alta densità come Napoli, il rischio di abuso o errore aumenta: “Il taser deve essere l’ultima risorsa, usato solo quando strettamente necessario. Formazione e trasparenza sono imprescindibili.”
La sperimentazione potrebbe offrire un contributo importante per migliorare la sicurezza urbana, ma il suo successo dipenderà dall’attenzione posta alla formazione degli agenti e al monitoraggio degli effetti. Ogni caso di utilizzo dovrà essere documentato e analizzato, garantendo la massima trasparenza.
L’introduzione del taser a Napoli rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità. Mentre le forze dell’ordine chiedono strumenti più efficaci per gestire situazioni critiche, è fondamentale che l’amministrazione comunale ascolti tutte le parti coinvolte, dai cittadini agli esperti di sicurezza, passando per le associazioni per i diritti umani. Solo un dialogo aperto potrà assicurare che l’uso del taser avvenga nel rispetto della sicurezza e della dignità di tutti.