Catatumbo in fiamme: violenze tra ELN e FARC, Petro dichiara lo stato di emergenza
Napoli, 26 Gennaio 2025
Esmeralda Mameli
La regione del Catatumbo, nel nord-est della Colombia, è al centro di una grave crisi umanitaria e di sicurezza. Il presidente Gustavo Petro ha dichiarato lo stato di emergenza a seguito degli intensi scontri tra l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC). La zona, che ospita la seconda maggiore coltivazione di cocaina del Paese, è teatro di una guerra per il controllo delle rotte del narcotraffico, con conseguenze devastanti per la popolazione civile.
Le violenze, scoppiate dopo che Petro ha sospeso i negoziati di pace con l’ELN in seguito all’assassinio di cinque ex membri delle FARC, hanno causato almeno 100 morti e costretto oltre 20.000 persone a lasciare le proprie case. Il presidente ha accusato l’ELN di trasformarsi da movimento insurrezionale a organizzazione narco-armata, minando i fragili equilibri nella regione.
L’area del Catatumbo, strategica per il narcotraffico, è da anni contesa tra gruppi armati che sfruttano la debole presenza statale per consolidare il loro potere. L’attuale escalation rappresenta un duro colpo per il progetto di “pace totale” promosso da Petro, che ambiva a porre fine a decenni di conflitto interno.
Nel frattempo, gli sfollati si trovano in condizioni disperate, accolti in rifugi improvvisati e privi di assistenza adeguata. Le organizzazioni umanitarie denunciano l’assenza di misure concrete per proteggere i civili, mentre il governo si impegna a rafforzare la presenza militare e distribuire aiuti di emergenza.
La dichiarazione dello stato di emergenza evidenzia l’ampiezza della crisi che il governo colombiano si trova ad affrontare. La sospensione dei colloqui con l’ELN, pur giustificata dal grave attentato ai danni degli ex membri delle FARC, segna un passo indietro rispetto agli sforzi di riconciliazione nazionale. La Colombia si trova in un momento cruciale: la gestione della crisi del Catatumbo non solo influenzerà il destino della regione, ma avrà anche un impatto significativo sulla credibilità del progetto di “pace totale”.
La crisi del Catatumbo sottolinea un problema strutturale nella politica colombiana: l’assenza dello Stato in vaste aree rurali. Il vuoto istituzionale ha permesso ai gruppi armati di consolidarsi e prosperare attraverso il narcotraffico. Petro deve affrontare il dilemma di garantire la sicurezza senza ricorrere a soluzioni esclusivamente militari, che in passato hanno alimentato ulteriori violenze.
La comunità internazionale potrebbe giocare un ruolo cruciale, fornendo supporto economico e diplomatico per facilitare un nuovo processo di dialogo. Tuttavia, la priorità immediata resta la protezione della popolazione civile, che paga il prezzo più alto di questa guerra senza fine.