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Rari Nantes Napoli, 120 anni di storia e la bandiera olimpica del Coni

Napoli, 31 Gennaio 2025

Sergio Angrisano

La Rari Nantes Napoli celebra il suo 120° anniversario affrontando il campionato di serie C con una squadra giovane e promettente, mentre il Coni ha conferito al circolo la bandiera olimpica, riconoscendo il prestigio e la tradizione di uno dei club più antichi d’Italia. Fondata nel 1905, la società ha segnato epoche nel panorama natatorio e pallanuotistico italiano, conquistando cinque scudetti e la medaglia d’oro al merito sportivo del Coni. Già nei primi decenni del Novecento, la Rari si affermava come una delle formazioni più temute, dominando le competizioni nazionali e contribuendo alla diffusione della pallanuoto in Italia. Il soprannome “Settebello”, oggi associato alla nazionale, in origine apparteneva proprio alla Rari, sinonimo di una squadra invincibile capace di scrivere pagine memorabili della storia sportiva italiana. Alla cerimonia di consegna della bandiera olimpica hanno partecipato figure di spicco come Carlo Silipo, Sergio Colella, Sergio Avallone e l’ammiraglio Salvatore Vitiello, a testimonianza del forte legame tra il club e le istituzioni sportive e militari. La squadra attuale, allenata da Roberto Vestuto ed Elios Marsili, è frutto della collaborazione con Posillipo e Acquachiara, che permette ai giovani atleti di maturare esperienza nel campionato di serie C, trampolino di lancio per le categorie superiori. La Rari non è solo agonismo, ma anche tradizione e innovazione: oltre alla prima squadra, il club è attivo nel settore Master, dove ha conquistato un argento e un bronzo nei campionati nazionali, e quest’anno sarà nuovamente in gara con le squadre M40 e M60. Tra le novità, il circolo lancia un progetto diving affidato ad Alessandro Scuotto, esperto del settore, con corsi di immersione professionali e amatoriali per appassionati del mare. La Rari Nantes non è solo sport, ma anche cultura e identità napoletana, rappresentando da oltre un secolo un punto di riferimento per generazioni di atleti e appassionati, con lo sguardo rivolto al futuro senza dimenticare le proprie radici.

 

 

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore