Graphite, lo spyware che ha spiato giornalisti e attivisti italiani: il caso Paragon
Napoli, 7 Febbraio 2025
Krystian Samulak
Negli ultimi giorni, è emerso uno scandalo riguardante l’uso dello spyware israeliano Graphite, sviluppato dalla Paragon Solutions, che avrebbe preso di mira giornalisti e attivisti in Italia. Secondo quanto riportato da Reuters, WhatsApp ha informato circa 90 utenti, tra cui membri della società civile e giornalisti, di essere stati bersaglio di questo spyware. Tra le vittime italiane figurano Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, e Luca Casarini, attivista per i diritti dei migranti. Entrambi hanno ricevuto notifiche da WhatsApp riguardanti tentativi di infezione tramite file PDF malevoli inviati attraverso l’applicazione. Il governo italiano ha dichiarato che sette persone nel paese sono state colpite, escludendo però qualsiasi coinvolgimento dei servizi di intelligence nazionali. Tuttavia, secondo The Guardian, la Paragon Solutions avrebbe interrotto i rapporti con l’Italia, accusando le autorità italiane di aver utilizzato il software per sorvegliare giornalisti e attivisti, in violazione dei termini contrattuali che ne limitavano l’uso al contrasto della criminalità. Questo episodio solleva serie preoccupazioni riguardo alla tutela della privacy e alla libertà di stampa in Italia, evidenziando la necessità di una regolamentazione più rigorosa sull’uso di strumenti di sorveglianza avanzati.