Cronaca estera

Putin: “Le Sanzioni hanno Stimolato l’Industria Russa”

Napoli, 23 Febbraio 2025

Esmeralda Mameli

Secondo il leader del Cremlino, la necessità di aggirare le restrizioni ha spinto le aziende russe a fare affidamento su risorse e competenze interne.

Le società russe si stanno rivolgendo in modo crescente ai nostri scienziati e stanno ricevendo aiuto“, ha affermato Putin, secondo quanto citato dall’agenzia Tass.

Il presidente ha sottolineato come molte delle soluzioni sviluppate in Russia si stiano rivelando persino “più efficaci” di quelle straniere, contribuendo all’autosufficienza tecnologica del Paese.

Negli ultimi anni, la Russia ha intensificato gli investimenti nei settori strategici per ridurre la dipendenza dall’Occidente, in particolare nell’industria chimica, metallurgica e tecnologica. Il governo ha promosso programmi di sostituzione delle importazioni, con incentivi per la produzione locale di materiali avanzati e componenti critici per l’industria manifatturiera.

Secondo dati ufficiali, la produzione industriale russa è cresciuta del 3,5% nel 2024, con settori come quello chimico e farmaceutico in forte espansione. Restano comunque sfide importanti da fronteggiare: la mancanza di alcune materie prime di alta qualità, il difficile accesso a tecnologie avanzate e la necessità di investimenti in ricerca e sviluppo.

Sul fronte internazionale, la Cina e l’India hanno rafforzato le relazioni economiche con Mosca, fornendo alternative alle forniture occidentali. Allo stesso tempo, l’Occidente monitora con attenzione l’adattamento dell’economia russa alle sanzioni, valutando eventuali nuove restrizioni per limitare l’accesso del Cremlino a tecnologie e finanziamenti esteri.

L’impatto sulla popolazione russa è contrastante: se da un lato l’industria mostra segni di crescita, dall’altro i cittadini hanno affrontato un aumento dei prezzi e una ridotta disponibilità di beni importati. L’inflazione è ancora una preoccupazione, e il governo sta cercando di contenere il caro vita attraverso misure di sostegno economico e controllo dei prezzi su alcuni prodotti di base.

Le dichiarazioni di Putin rafforzano l’idea che la Russia intenda puntare sull’autosufficienza, ma restano da valutare le reali capacità del Paese di mantenere un equilibrio tra sviluppo interno e accesso alle risorse globali necessarie per una crescita sostenibile.

Dall’inizio del conflitto in Ucraina, le potenze occidentali hanno adottato una serie di sanzioni mirate a colpire i settori chiave dell’economia russa, tra cui energia, finanza e tecnologia. Mosca ha risposto potenziando la produzione nazionale e rafforzando le collaborazioni con Paesi non allineati alle misure restrittive.

Il processo di sostituzione delle importazioni ha favorito l’innovazione e la creazione di nuove filiere produttive, ma da una visione analitica non possono che sollevarsi dubbi sulla sostenibilità a lungo termine di un’economia chiusa ai mercati occidentali.

La posizione di Putin riflette la volontà di Mosca di dimostrare resilienza di fronte alle pressioni economiche internazionali, mentre la Russia continua a cercare nuovi partner commerciali per consolidare la sua indipendenza industriale.