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Geogrid e la Geotermia nei Campi Flegrei: CMI Chiede Trasparenza sul Progetto

Napoli, 25 Febbraio 2025

Sergio Angrisano

Il progetto Geogrid, nato nel 2015 nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, si propone di sfruttare l’energia geotermica per sviluppare un sistema di trigenerazione nei Campi Flegrei. L’iniziativa coinvolge Graded S.p.A., l’Università degli Studi di Napoli Federico II e altri partner, con l’obiettivo di produrre energia elettrica, termica e frigorifera da fonte geotermica a media entalpia, ovvero sfruttando temperature comprese tra i 90 e i 150°C.
Il progetto Geogrid ha un costo complessivo di circa 4,6 milioni di euro, finanziato attraverso fondi europei e regionali. Di questo importo, circa 4 milioni di euro sono stati stanziati dalla Regione Campania.
È importante notare che, secondo il vulcanologo Giuseppe De Natale, i finanziamenti per progetti di ricerca come Geogrid sono destinati a coprire le spese vive delle attività di ricerca e non rappresentano un guadagno per i partecipanti. In particolare, gli enti di ricerca ricevono un rimborso dell’85% delle spese sostenute, mentre le aziende private possono ottenere un rimborso tra il 60% e il 70%.
Il progetto Geogrid mira a sfruttare l’energia geotermica nei Campi Flegrei per realizzare un impianto di trigenerazione. Ma cosa significa esattamente?
La trigenerazione è un sistema che permette di produrre simultaneamente:
• Energia elettrica
• Energia termica (calore)
• Energia frigorifera (raffreddamento)
In pratica, si tratta di un processo che ottimizza l’uso dell’energia primaria, in questo caso il calore geotermico, per ottenere tre tipi di energia con un rendimento più elevato rispetto ai sistemi tradizionali.
La trigenerazione geotermica può avvenire mediante estrazione del calore dal sottosuolo: nei Campi Flegrei, il sottosuolo è ricco di sorgenti geotermiche a media entalpia (90-150°C). L’acqua calda o il vapore vengono estratti attraverso pozzi geotermici.
Mediante produzione di energia elettrica: Il calore geotermico viene utilizzato per azionare turbine che generano elettricità.
O attraverso il riscaldamento e il raffreddamento: l’energia termica residua può essere sfruttata per riscaldare edifici, fornire acqua calda sanitaria o, tramite assorbitori, generare aria fredda per il condizionamento.
La trigenerazione geotermica offre una maggiore efficienza energetica rispetto alla produzione separata di elettricità e calore;
una riduzione delle emissioni di CO₂, poiché utilizza una fonte rinnovabile; indipendenza energetica, diminuendo la dipendenza da combustibili fossili.
Nonostante i vantaggi, il progetto Geogrid ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza sismica nei Campi Flegrei, un’area già soggetta a bradisismo. La mancanza di trasparenza sui risultati delle trivellazioni ha suscitato dubbi sull’efficacia e sulla reale sostenibilità del progetto. Nonostante l’investimento significativo, fino al 2023 non sono stati resi pubblici i risultati delle sperimentazioni, sollevando interrogativi sulla trasparenza e sull’efficacia dell’utilizzo dei fondi stanziati.
L’idea alla base di Geogrid è quella di rendere sostenibile l’approvvigionamento energetico attraverso l’utilizzo di risorse rinnovabili disponibili nel sottosuolo flegreo, noto per la sua intensa attività vulcanica e idrotermale. Un impianto geotermico a media entalpia potrebbe rappresentare una soluzione innovativa per ridurre le emissioni di CO₂ e favorire l’indipendenza energetica del territorio.
Il progetto ha incontrato forti resistenze. Già nel 2019, il Comune di Pozzuoli ha sospeso le trivellazioni autorizzate dalla Regione Campania, sollevando preoccupazioni in merito alla sicurezza sismica e alla possibile correlazione tra le attività geotermiche e il fenomeno del bradisismo. La questione è stata successivamente rilanciata nel 2023, a seguito di una denuncia che rimarcava non solo la mancanza di trasparenza degli esiti della sperimentazione, ma poneva anche il seguente quesito: “Come sono stati spesi 4 milioni di euro in assenza di dati pubblici disponibili sui risultati delle trivellazioni?”
La posizione del CMI: Trasparenza e tutela del territorio
CMI (Confederazione Meridionalisti Identitari) si schiera con forza sulla questione, chiedendo chiarezza e trasparenza sull’intero progetto Geogrid.
Per CMI, il Sud Italia è troppo spesso oggetto di progetti industriali e infrastrutturali calati dall’alto, senza che le comunità locali vengano realmente coinvolte nei processi decisionali. Il caso Geogrid rappresenta l’ennesimo esempio di gestione poco chiara delle risorse pubbliche, con fondi stanziati per un’iniziativa di grande impatto senza un’adeguata comunicazione sui risultati e sulle reali implicazioni per il territorio.
Il partito chiede quindi:
Pubblicazione immediata dei dati relativi alle trivellazioni e agli studi sulla sicurezza sismica.
Coinvolgimento delle amministrazioni locali e dei cittadini nelle scelte future sullo sfruttamento della geotermia nei Campi Flegrei.
Chiarezza sulla destinazione dei fondi pubblici impiegati nel progetto.
Valutazione indipendente dell’impatto ambientale e sismico delle trivellazioni.
In qualità di Segretario Nazionale CMI, penso che “la geotermia potrebbe essere una risorsa per il Sud, ma non a costo di mettere a rischio la sicurezza della popolazione e senza un chiaro riscontro sui benefici reali. CMI chiede che il progetto Geogrid non diventi l’ennesima operazione opaca a danno del nostro territorio. La battaglia per la trasparenza su Geogrid si inserisce in una visione più ampia di riscatto del Mezzogiorno, dove le decisioni sullo sviluppo economico ed energetico non devono essere imposte dall’alto, ma condivise e pianificate con il coinvolgimento delle comunità locali. Il partito continuerà a monitorare la situazione, chiedendo alle istituzioni di fornire risposte chiare e dettagliate sulle attività legate al progetto. Il futuro energetico del Sud non può essere deciso nell’ombra, ma deve passare attraverso scelte consapevoli e partecipate, nel pieno rispetto della sicurezza e della volontà dei cittadini.”

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore