cronaca

Intervista a Sergio Angrisano Coordinatore Nazionale Confederazione Meridionalisti Identitari: le Priorità di CMI su Agricoltura, Ambiente, Libertà di Scelta Vaccinale, Energia, Autonomia del Sud e Tutela dei Diritti

Napoli, 2 Marzo 2025

Esmeralda Mameli

Il Coordinatore Nazionale di CMI Sergio Angrisano, ci ha concesso un’intervista per approfondire alcune delle tematiche centrali del programma del partito. Dall’agricoltura alla tutela ambientale, fino alla libertà di scelta sui vaccini. CMI propone un modello di sviluppo che punta alla valorizzazione del Sud e alle libertà individuali.

  • CMI dedica una parte importante del programma all’agricoltura.

Quali sono le vostre proposte per rilanciare questo settore nel Meridione?

Sergio Angrisano:L’agricoltura è uno dei pilastri della nostra economia, ma negli ultimi decenni è stata trascurata dalle politiche nazionali, favorendo le produzioni del Nord o l’importazione di prodotti esteri.

CMI propone un piano di sostegno diretto ai produttori agricoli meridionali, riducendo la pressione fiscale e agevolando l’accesso al credito per chi investe in colture autoctone.

Vogliamo creare filiere agroalimentari a km 0, incentivando la trasformazione dei prodotti in loco per dare valore aggiunto alle nostre eccellenze. Chiediamo di rivedere i criteri di assegnazione dei fondi europei, che attualmente penalizzano le regioni meridionali.”

  • Un’altra tematica chiave è l’ambiente.

Come CMI intende affrontare le criticità ambientali del Sud?

Sergio Angrisano:Abbiamo un territorio straordinario ma fragile, spesso devastato da speculazioni e mala gestione. Il nostro obiettivo è attuare un piano di monitoraggio e prevenzione del rischio ambientale, in particolare nelle aree più vulnerabili come i Campi Flegrei. Dobbiamo investire nella sicurezza e nella prevenzione, non solo intervenire dopo i disastri.

CMI vuole promuovere un modello di sviluppo basato sulle energie rinnovabili, sfruttando il potenziale solare ed eolico del Sud, che potrebbe renderci una delle aree più avanzate in Europa per la produzione di energia pulita. Non possiamo più accettare che il Sud sia solo una riserva di materie prime senza benefici diretti per i territori.”

  • CMI ha preso una posizione netta sulla libertà di scelta in ambito vaccinale.

Qual è il vostro punto di vista?

Sergio Angrisano:Il nostro principio fondamentale è la libertà di scelta e il diritto all’informazione. Non siamo contro i vaccini, ma riteniamo che ogni cittadino debba poter scegliere liberamente in base a informazioni chiare e trasparenti, senza imposizioni coercitive da parte dello Stato. La pandemia ha mostrato come le politiche sanitarie siano spesso guidate da interessi economici piuttosto che dalla tutela della salute pubblica. Vogliamo garantire piena trasparenza sui dati sanitari e sugli effetti collaterali dei farmaci, oltre a tutelare il diritto al lavoro per chi ha scelto di non vaccinarsi. Per noi, il rispetto della persona viene prima di tutto.”

Il Segretario Nazionale CMI Sergio Angrisano ribadisce l’impegno del partito nel costruire un’alternativa alle politiche attuali:

Vogliamo un Sud protagonista del proprio futuro, che difenda le sue risorse, la sua economia e i diritti dei suoi cittadini. Il nostro obiettivo è ridare dignità ai territori meridionali e creare le condizioni per una crescita reale, senza più dipendere dalle scelte imposte dall’alto. L’agricoltura, l’ambiente e la libertà di scelta sono solo alcuni dei pilastri su cui vogliamo costruire questa rinascita.”

Proseguiamo il confronto con il Coordinatore Nazionale CMI Sergio Angrisano, su tre questioni strategiche per il futuro del Mezzogiorno: energia, autonomia territoriale e tutela delle persone LGBT vittime di violenza.

  • Il Sud Italia possiede un enorme potenziale energetico, ma spesso non ne trae beneficio.

Qual è la visione di CMI in merito?

Sergio Angrisano: “Il nostro territorio è ricco di risorse rinnovabili: abbiamo il sole, il vento e il mare, eppure le nostre regioni pagano l’energia a costi elevatissimi mentre le multinazionali sfruttano i nostri impianti per esportare energia altrove.

CMI vuole ribaltare questa logica: proponiamo un modello energetico basato sull’autosufficienza del Sud, con un sistema di produzione e distribuzione che favorisca i cittadini e le imprese meridionali. Vogliamo investimenti pubblici in impianti solari ed eolici gestiti localmente, in modo che i benefici economici restino nei territori. Riteniamo inaccettabile che il Sud subisca ancora l’impatto ambientale delle trivellazioni e delle raffinerie, senza avere alcun vantaggio in cambio.”

– Un punto centrale del vostro programma è la creazione di una Macroregione Autonoma Meridionale.

Perché è necessaria?

Sergio Angrisano: “L’attuale assetto istituzionale penalizza il Sud, frammentandolo in regioni deboli e facilmente condizionabili dalle politiche nazionali. La nostra proposta è istituire una Macroregione Autonoma Meridionale, che riunisca le regioni del Sud in un unico ente con maggiore capacità decisionale. Questo modello permetterebbe di coordinare meglio gli investimenti, gestire le risorse in modo più efficiente e contrastare il drenaggio economico verso il Nord. Non è una proposta separatista, ma un’esigenza concreta: con una Macroregione, il Sud potrebbe finalmente pianificare il proprio sviluppo senza dover subire scelte imposte da Roma o da Bruxelles. Se il Nord ha avuto la possibilità di spingere per l’autonomia differenziata, il Sud ha il diritto di costruire una propria governance forte e coesa.”

  • CMI ha inserito nel programma un punto dedicato alla tutela delle persone LGBT vittime di violenza.

Quali sono le vostre proposte?

Sergio Angrisano: “La violenza e la discriminazione non devono trovare spazio in nessuna società civile, e purtroppo esistono ancora troppe persone che subiscono aggressioni e abusi a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere.

CMI propone di istituire case di accoglienza dedicate alle persone LGBT vittime di violenza, garantendo loro un luogo sicuro dove ricostruire la propria vita. Queste strutture devono offrire non solo ospitalità, ma anche supporto psicologico, assistenza legale e percorsi di reinserimento sociale e lavorativo. Crediamo che la difesa dei diritti sia una battaglia che riguarda tutti, indipendentemente dalle posizioni politiche o ideologiche.”

Dal tema energetico alla necessità di una governance autonoma per il Sud, fino alla difesa dei diritti umani, CMI si propone come un movimento che guarda al futuro con un’attenzione particolare alle esigenze del Mezzogiorno e delle fasce più vulnerabili della popolazione.

Chiudendo l’intervista, Sergio Angrisano sottolinea l’importanza di un cambiamento strutturale:

Non possiamo più permettere che il Sud rimanga privo di strumenti per il proprio sviluppo. Il nostro obiettivo è costruire un sistema più giusto, che garantisca benessere, diritti e opportunità reali. La nostra battaglia è per un Sud che non sia più periferia, ma centro di una nuova visione economica e sociale.

Nei prossimi approfondimenti, analizzeremo ulteriori punti del programma di CMI.