Intervista a Sergio Angrisano Coordinatore Nazionale Confederazione Meridionalisti Identitari: Terra e Lavoro, Diritto alla Casa, Rischio Vulcanico, Disastri Ambientali e Identità Territoriale
Napoli, 4 Marzo 2025
Esmeralda Mameli
Dopo aver discusso delle strategie di CMI su agricoltura, ambiente, libertà di scelta vaccinale, energia, autonomia territoriale e tutela dei diritti, continuiamo il confronto con Sergio Angrisano Coordinatore Nazionale della Confederazione Meridionalisti Identitari, su altri aspetti fondamentali del programma: occupazione giovanile e tutela ambientale, diritto alla casa
- Nel programma di CMI si parla di ‘Terra e Lavoro’ come pilastri per il rilancio del Sud.
Quali sono le proposte concrete del partito per garantire ai giovani meridionali l’accesso alla terra e la creazione di opportunità lavorative nel settore agricolo e manifatturiero, evitando che queste risorse finiscano nelle mani di grandi gruppi industriali del Nord o stranieri?
Sergio Angrisano: “CMI intende riportare la terra al centro dell’economia meridionale, restituendola ai giovani e ai piccoli imprenditori locali, anziché lasciarla in balia di speculazioni o multinazionali che sfruttano il territorio senza restituire nulla in termini di sviluppo. Le nostre proposte si articolano su più livelli.
Vogliamo favorire l’accesso alla terra attraverso un piano di assegnazione di terreni demaniali inutilizzati o confiscati alla criminalità organizzata, da destinare a cooperative giovanili e aziende agricole locali. Questo, insieme a incentivi fiscali e finanziamenti a tasso agevolato per chi decide di investire nell’agricoltura sostenibile e nella trasformazione dei prodotti locali.
Puntiamo sulla creazione di distretti agroalimentari meridionali che valorizzino le eccellenze del territorio, garantendo filiere corte e certificazioni di qualità che proteggano i prodotti del Sud dalla concorrenza sleale. Ciò significa anche investire in infrastrutture e logistica per migliorare la distribuzione e l’esportazione delle nostre eccellenze.
Riteniamo fondamentale un piano di formazione specifica, in collaborazione con Università e Istituti Tecnici del Sud, per preparare le nuove generazioni alle sfide dell’agricoltura moderna, della digitalizzazione rurale e della transizione ecologica.
‘Terra e lavoro’ devono tornare a essere diritti concreti per il Sud, non slogan vuoti. Il nostro obiettivo è creare un modello di sviluppo autonomo che renda il Mezzogiorno protagonista della propria economia, senza più dipendere dalle decisioni imposte dall’alto.”
- “Il Programma Casa CMI punta a garantire un abitare dignitoso per il Sud.
Quali strumenti concreti proponete per contrastare il caro affitti, il degrado urbano e la speculazione immobiliare che penalizzano soprattutto i giovani e le famiglie meridionali?”
Sergio Angrisano: “Il diritto alla casa è un pilastro fondamentale per la rinascita del Sud e CMI intende affrontarlo con un programma articolato su tre fronti: accesso alla proprietà, affitti equi e rigenerazione urbana.
Per contrastare il caro affitti, proponiamo un sistema di calmierazione degli affitti nelle aree più critiche e incentivi fiscali per i proprietari che affittano a prezzi accessibili, soprattutto ai giovani e alle famiglie. Vogliamo rilanciare il concetto di edilizia residenziale pubblica, non più intesa come mero assistenzialismo, ma come investimento strategico: riqualificare il patrimonio immobiliare esistente, recuperare edifici abbandonati e destinarli a edilizia popolare e housing sociale.
Per evitare speculazioni, CMI propone un blocco alla svendita del patrimonio pubblico e l’introduzione di un fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa da parte dei giovani, con mutui agevolati e tassi bloccati. Intendiamo favorire progetti di co-housing e cooperative edilizie, che permettano di abbattere i costi di costruzione e gestione delle abitazioni.
La rigenerazione urbana sarà una priorità: investiremo nel recupero dei centri storici e nella riqualificazione delle periferie, incentivando la creazione di spazi verdi, infrastrutture moderne e servizi essenziali. Un Sud che rinasce deve partire dalla casa, intesa non solo come un tetto, ma come base per una vita dignitosa e stabile.”
CMI propone soluzioni concrete per costruire un Sud più forte e indipendente.
Sergio Angrisano lancia un messaggio chiaro: “La nostra battaglia non è ideologica, ma basata sulla realtà dei fatti. Vogliamo un Sud che sappia valorizzare le sue eccellenze, proteggere il proprio territorio e affrontare i temi sociali con equilibrio. Il futuro si costruisce con scelte coraggiose e visione strategica, e CMI è pronto a fare la sua parte.”
Approfondiremo altre tre tematiche cruciali di CMI: il monitoraggio del rischio vulcanico nei Campi Flegrei, la gestione dei disastri ambientali e la difesa dell’identità territoriale del Sud.
- Il rischio vulcanico nei Campi Flegrei è una questione sempre più urgente.
Qual è la posizione di CMI su questo tema?
Sergio Angrisano: “I Campi Flegrei rappresentano una delle aree vulcaniche più pericolose d’Europa, eppure gli interventi di monitoraggio e prevenzione sono insufficienti.
CMI chiede un piano di sicurezza straordinario, che preveda aggiornamenti costanti sulla situazione sismica e misure di protezione efficaci per la popolazione. È assurdo che si parli di evacuazioni solo in caso di emergenza: bisogna potenziare la rete di rilevamento, migliorare l’informazione ai cittadini e sviluppare strategie di contenimento del rischio. Serve un maggiore coinvolgimento delle amministrazioni locali, che oggi si trovano spesso senza fondi e senza linee guida chiare. La sicurezza delle persone deve essere una priorità assoluta.”
- Il Sud è spesso vittima di disastri ambientali legati a incuria e speculazione.
Cosa propone il CMI per affrontare questa emergenza?
Sergio Angrisano: “Purtroppo, il Meridione è stato più volte devastato da frane, alluvioni, incendi dolosi e inquinamento industriale. Il problema principale è la totale mancanza di prevenzione: si interviene solo dopo la tragedia, con risultati disastrosi.
CMI propone di istituire un Fondo Speciale per la Prevenzione dei Disastri Ambientali, finanziato con una quota dei fondi destinati alle grandi opere. Invece di sperperare denaro in infrastrutture inutili, bisogna investire nella messa in sicurezza del territorio, con interventi di riforestazione, bonifica delle aree contaminate e tutela delle coste. Vogliamo potenziare il Corpo Forestale e istituire squadre di pronto intervento in ogni regione del Sud. Non possiamo più permettere che le emergenze vengano affrontate con soluzioni tampone e senza una visione a lungo termine.”
- Il concetto di identità territoriale è centrale nel programma di CMI.
Cosa significa per voi e come pensate di difenderlo?
Sergio Angrisano: “L’identità territoriale è la nostra storia, la nostra cultura, la nostra lingua. Per troppo tempo il Sud è stato spogliato della sua memoria, attraverso una narrazione distorta che ha cancellato la nostra grandezza e ci ha relegato a un ruolo subalterno.
CMI vuole ristabilire la verità storica, introducendo nei programmi scolastici una narrazione più equilibrata del Risorgimento e della questione meridionale. Intendiamo valorizzare il patrimonio linguistico e culturale del Sud, promuovendo il riconoscimento ufficiale dei dialetti e delle tradizioni locali. La nostra identità non è un pezzo di folklore da esibire nelle sagre, ma un elemento fondamentale per costruire un futuro basato sulla consapevolezza delle nostre radici. Senza identità, non c’è sviluppo né riscatto.”
Dalla sicurezza nei Campi Flegrei alla prevenzione dei disastri ambientali, fino alla riscoperta dell’identità territoriale, CMI continua a proporre soluzioni concrete per rafforzare il Sud.
Sergio Angrisano chiude l’intervista con un messaggio incisivo: “Non possiamo più accettare che il Sud venga trattato come una terra di serie B, senza tutele e senza rispetto. Il nostro obiettivo è costruire un Meridione consapevole del suo valore, capace di proteggere il proprio territorio e di rivendicare la sua identità con orgoglio.
È il momento di cambiare la storia!”