Cronaca estera

Caos ai valichi doganali: 200mila autotreni fermi in Messico per i dazi USA

Napoli, 7 Marzo 225

Esmeralda Mameli

A Città del Messico una situazione di stallo senza precedenti sta paralizzando il traffico delle merci tra Messico e Stati Uniti. Più di 200mila autoarticolati sono fermi ai valichi di frontiera a causa dell’imposizione di nuove tariffe doganali volute dal presidente statunitense Donald Trump. Il blocco sta causando pesanti ripercussioni sull’economia messicana e mette a rischio l’intero settore del trasporto merci del Paese.

A lanciare l’allarme è stato Miguel Ángel Martínez, presidente della Camera messicana del trasporto merci (Canacar), che ha parlato di una crisi già tangibile. “L’impatto dell’imposizione delle tariffe è una realtà”, ha dichiarato Martínez, sottolineando come le nuove misure tariffarie abbiano colpito duramente l’industria logistica messicana.

L’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump rappresenta un duro colpo per il commercio tra i due Paesi, che ammonta a oltre 850 miliardi di dollari all’anno. Il Messico è uno dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, con esportazioni che spaziano dal settore automobilistico all’agroalimentare, passando per il manifatturiero.

I trasportatori, ora fermi ai confini, lamentano non solo il danno economico immediato, ma anche il rischio di una crisi più ampia. “Siamo spaventati dall’impatto che questa situazione potrebbe avere sulle nostre attività e sull’intero sistema economico“, ha aggiunto Martínez.

Secondo gli esperti, le conseguenze potrebbero essere devastanti: aumenti dei costi di produzione, ritardi nelle consegne e una possibile escalation dei prezzi al consumo su entrambe le sponde del confine. Il blocco delle merci potrebbe tradursi in perdite milionarie per le imprese messicane, molte delle quali dipendono dall’export verso gli USA.

Di fronte a questa crisi, i rappresentanti del settore trasporti messicano non intendono restare con le mani in mano. La prossima settimana, una delegazione della Canacar si recherà a Washington per discutere direttamente con le autorità statunitensi e cercare una soluzione condivisa.

L’obiettivo è scongiurare un’escalation del conflitto commerciale e tutelare il flusso di merci tra i due Paesi. La posizione dell’amministrazione Trump sembra essere particolarmente rigida, con una chiara volontà di rivedere i termini degli accordi commerciali in un’ottica protezionistica.

Questa crisi rappresenta l’ennesimo capitolo delle tensioni commerciali tra Messico e Stati Uniti, che negli ultimi anni hanno visto momenti di forte attrito, soprattutto in tema di dazi e regolamentazioni doganali.

L’esito delle trattative a Washington sarà determinante per il futuro delle relazioni economiche tra i due Paesi. Nel frattempo, i 200mila autotreni fermi ai confini restano il simbolo di un commercio bloccato e di un settore in ginocchio, in attesa di risposte politiche che possano ristabilire la normalità.