Aggressione ai Medici Veterinari dell’Asl di Caserta: Un Appello alla Sicurezza e alla Protezione degli Operatori Sanitari
Napoli, 14 Marzo 2025
Sergio Angrisano
La violenza contro gli operatori sanitari continua a rappresentare un problema serio e crescente in Italia, come dimostra l’aggressione subita da due medici veterinari dell’ASL di Caserta, avvenuta ad Alvignano il 12 marzo. I professionisti stavano eseguendo un’ordinanza sindacale per il ritiro di due pitbull, noti per le loro aggressioni, quando una delle proprietarie ha attaccato uno di loro con un bastone, causando gravi lesioni.
L’incidente si è verificato in un contesto già critico: i due pitbull erano stati segnalati ripetutamente per aggressioni a persone e altri animali, tanto che il sindaco aveva ordinato l’installazione di un recinto adeguato per la loro custodia. Nonostante questo, l’intervento degli operatori è stato accolto con violenza, sottolineando la difficoltà e i rischi che affrontano quotidianamente i medici veterinari.
Il Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Caserta, Sante Roperto, ha espresso fermamente la condanna per l’aggressione, sottolineando che questo episodio, avvenuto nella Giornata nazionale contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, rappresenta un attacco inaccettabile alla comunità veterinaria. Roperto ha garantito il pieno supporto dell’Ordine ai colleghi aggrediti e ha dichiarato che non si permetterà che la violenza ostacoli il lavoro dei professionisti.
Anche la Direzione Strategica dell’ASL di Caserta ha manifestato solidarietà, annunciando che si costituirà parte civile in caso di sviluppi legali. Questo episodio ha riacceso il dibattito sull’esigenza di proteggere meglio gli operatori sanitari, in particolare i medici veterinari, spesso esposti a situazioni di rischio in contesti isolati e non protetti.
La Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) ha risposto all’aggressione chiedendo un intervento legislativo urgente per migliorare la protezione degli operatori. In una lettera indirizzata a importanti figure politiche, tra cui il Ministro della Salute, FNOVI ha sottolineato che le attuali modifiche al codice penale non sono sufficienti a garantire la sicurezza dei veterinari, che operano in situazioni potenzialmente pericolose e in contesti economici delicati.
La situazione è aggravata dal fatto che i medici veterinari operano spesso in aziende rurali e isolate, dove l’accesso alle forze dell’ordine e ai soccorsi può essere limitato. La loro funzione è fondamentale per la salute pubblica e animale, eppure il rischio di aggressioni rimane alto. È quindi cruciale che le istituzioni prendano sul serio la richiesta di protezione per garantire che i professionisti possano svolgere il loro lavoro senza timore di violenza.
L’aggressione subita dai medici veterinari dell’ASL di Caserta è un episodio che deve far riflettere sulla necessità di misure più incisive per garantire la sicurezza degli operatori sanitari. La violenza non deve diventare parte del lavoro di chi si dedica alla salute e al benessere della comunità, e un intervento legislativo mirato è essenziale per prevenire futuri episodi di questo tipo. È tempo di agire per tutelare chi, ogni giorno, si impegna per il bene della nostra società.