Tragedia sul lavoro a Sant’Antonio Abate: operaio muore incastrato in un nastro trasportatore
Napoli, 25 Marzo 2025
Sergio Angrisano
A Sant’Antonio Abate, nel Napoletano, l’ennesima tragedia sul lavoro.
Nicola Sicignano, un operaio di 50 anni, ha perso la vita in un drammatico incidente avvenuto nella serata del 24 marzo all’interno di un impianto di smaltimento rifiuti. L’uomo sarebbe rimasto incastrato con il braccio e la testa nel nastro trasportatore della linea di lavorazione, morendo sul colpo.
L’area dell’incidente è stata immediatamente sequestrata per consentire le verifiche da parte delle autorità competenti. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia, il Nucleo Investigativo di Torre Annunziata e il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, con il supporto dell’ASL di Napoli. Gli inquirenti stanno analizzando le registrazioni delle telecamere di sicurezza e ascoltando colleghi e responsabili dell’azienda per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e accertare eventuali responsabilità.
La tragica morte di Sicignano riaccende i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nel settore dello smaltimento rifiuti, dove il rischio di incidenti è elevato a causa dell’utilizzo di macchinari pesanti e impianti industriali complessi. Secondo gli ultimi dati INAIL, nel 2024 in Italia si sono registrati oltre 1.100 decessi sul lavoro, una media di tre al giorno. Numeri allarmanti che pongono interrogativi sull’efficacia dei controlli e sulla reale applicazione delle normative di sicurezza.
I sindacati hanno espresso cordoglio per la morte dell’operaio e chiedono un intervento immediato per rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. “Non possiamo più tollerare che si continui a morire di lavoro serve un cambio di passo deciso per garantire condizioni sicure a tutti i lavoratori” – ha dichiarato un rappresentante della CGIL.
Anche la politica locale ha espresso vicinanza alla famiglia della vittima, auspicando un’indagine rapida e approfondita per individuare eventuali negligenze.
Mentre si attendono i risultati dell’autopsia e degli accertamenti tecnici, i colleghi di Nicola Sicignano si stringono attorno alla sua famiglia, devastata da una perdita così improvvisa e dolorosa.