Ciao Antonello – Omaggio a Fassari
A poche ore dalla sua scomparsa, dedichiamo uno spazio speciale ad Antonello Fassari, artista colto, ironico, profondo.
Non solo attore televisivo, ma volto emblematico del cinema civile, della comicità intelligente, del teatro impegnato, un interprete capace di far ridere e commuovere, di raccontare l’Italia con autenticità e misura.
6 Aprile 2025
Sergio Angrisano
È morto Antonello Fassari, e tra le tante ingiustizie che spesso accompagnano le commemorazioni frettolose, la peggiore sarebbe ricordarlo solo come la “star dei Cesaroni”. No, non è questo che lo definisce. Fassari è stato molto di più: un attore completo, intelligente, ironico e profondamente umano, capace di spaziare dalla comicità corrosiva alla drammaticità più intensa.
Prima ancora del successo televisivo, c’era il teatro, la scuola del Piccolo, le radici profonde nella recitazione vera. E c’erano le sue straordinarie apparizioni nella televisione italiana più brillante e libera che si ricordi: Avanzi e Tunnel su Rai3 negli anni Novanta, programmi comici d’avanguardia che segnarono un’epoca e dove Fassari, con la sua faccia da italiano qualunque e il suo talento da attore di razza, brillava accanto a comici del calibro di Corrado Guzzanti e Serena Dandini.
Ma chi ha amato il cinema civile italiano non può dimenticare le sue prove intense in film come Il male oscuro di Monicelli, Il muro di gomma di Marco Risi – dedicato alla tragedia di Ustica – Un’altra vita di Carlo Mazzacurati, Pasolini, un delitto italiano di Marco Tullio Giordana. Lì Fassari metteva in scena la faccia stanca e sincera dell’Italia di chi cerca la verità, di chi vive ai margini, di chi non ha voce.
Era un volto riconoscibile, uno sguardo che raccontava qualcosa anche nel silenzio. E questa è una dote rara. Che lui sapeva usare con misura, intelligenza e autenticità.
Antonello Fassari se ne va lasciando un vuoto nel panorama culturale italiano. Non solo per ciò che ha fatto, ma per ciò che rappresentava: un attore vero, lontano dai riflettori inutili, vicino al cuore del suo mestiere.
Non dimentichiamolo. Per rispetto. E per amore della memoria.
I volti di Fassari: Teatro, cinema, televisione


Le voci del ricordo
Un attore autentico, uno che ci credeva. Fassari era un compagno di scena generoso, e un uomo profondo.
Marco Tullio Giordana
Un volto vero, una voce ruvida che sapeva raccontare l’Italia che non si vede più in TV.
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Mi mancheranno i suoi silenzi intelligenti più delle sue battute. Era il più serio dei comici.
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Filmografia Selezionata
Il male oscuro – Mario Monicelli, 1990
Il muro di gomma – Marco Risi, 1991
Un’altra vita – Carlo Mazzacurati, 1992
Pasolini, un delitto italiano – Marco Tullio Giordana, 1995
Ferie d’agosto – Paolo Virzì, 1996
Romanzo Criminale – Michele Placido, 2005
La verità sta in cielo – Roberto Faenza, 2016
Invito al Commento
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