Radicamento: come riconnettersi alla Terra per sentirsi più centrati
Radicamento: come riconnettersi alla Terra per sentirsi più centrati
13 Aprile 2025
Sharon Persico
Nel cammino verso l’equilibrio interiore, il primo passo è spesso rivolgere lo sguardo verso il basso, verso la terra, verso le radici invisibili che ci sostengono. In un mondo che ci spinge costantemente verso l’alto, verso l’oltre e il futuro, il radicamento è un atto di presenza, di ritorno al corpo, di connessione profonda con il qui e ora.
Il primo Chakra: la base della Sicurezza
Nella tradizione yogica e nelle discipline energetiche, il primo chakra è chiamato Muladhara, che in sanscrito significa proprio “radice”. Si trova alla base della colonna vertebrale ed è collegato alla sicurezza, alla stabilità, al senso di appartenenza. Quando questo centro energetico è in equilibrio, ci si sente sostenuti dalla vita, radicati nella propria verità, capaci di agire con calma e centratura anche nei momenti di turbolenza.
Spesso, un disequilibrio nel primo chakra può riflettere un rapporto irrisolto con le proprie radici familiari, con i genitori o con la storia personale. Riconnettersi a queste fondamenta, anche solo simbolicamente, può essere un atto di profonda guarigione.
Grounding: la scienza del Camminare a Piedi Nudi
Camminare a piedi nudi sulla terra, sulla sabbia, sull’erba è un gesto semplice e potente. Questa pratica, conosciuta come Grounding o Earthing, è stata oggetto di diversi studi scientifici che ne confermano i benefici sul piano fisico ed emotivo.
Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Environmental and Public Health, il contatto diretto con la superficie terrestre permette al corpo di assorbire elettroni liberi, i quali agiscono come antiossidanti naturali. Questo processo aiuta a riequilibrare il sistema nervoso parasimpatico, a ridurre l’infiammazione e abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
“La Terra possiede una carica naturale che può stabilizzare la fisiologia umana e promuovere il benessere.” — Dr. Gaetan Chevalier
Il Grounding non è solo un contatto fisico, ma una vera e propria riconnessione sottile con la natura, con la sua energia primordiale e rigenerante.
Il radicamento come atto sacro
Radicarsi significa anche scegliere di abitare il proprio corpo, ascoltarne i messaggi, onorarne i cicli. La visione olistica del benessere ci invita a vedere la salute non solo come assenza di malattia, ma come allineamento tra corpo, mente ed energia.
Quando si vive troppo “in aria”, immersi nei pensieri, nei doveri e nelle proiezioni future, si perde contatto con la materia, con la concretezza, con la forza che solo la terra può offrire. Il radicamento è quindi anche un ritorno alla semplicità, all’essenziale, a quella dimensione innocente e pura che ci lega agli elementi.
Rituali quotidiani per sentirsi più centrati
Per coltivare il radicamento nella vita di tutti i giorni, ecco alcune pratiche semplici:
- Camminare scalzi almeno 10-15 minuti al giorno su una superficie naturale.
- Praticare respirazioni profonde focalizzandosi sulla zona del bacino e delle gambe.
- Ascoltare musiche con frequenze basse e ritmiche (come i tamburi sciamanici).
- Visualizzare radici che scendono dai piedi fino al centro della Terra.
- Creare un altare con elementi della natura come pietre, legno o terra.
Dalla terra, la forza per salire
La vera espansione interiore parte da una base solida. Solo chi è ben radicato può elevarsi senza perdersi, può sognare senza dissociarsi dalla realtà. Il radicamento è il ponte tra spirito e materia, tra cielo e terra. E proprio lì, in quello spazio sacro tra il passo e il respiro, si apre la via del ritorno a sé.
Se senti il richiamo a esplorare più a fondo questi temi, mi trovi su Instagram come @rawfulness_sharon. Scrivimi se hai domande, curiosità o desideri condividere la tua esperienza. Sarà un piacere accoglierti nel mio spazio.
Noi ci ritroviamo domani, dove parleremo del come Sincronizzarsi con le fasi Lunari per Manifestare e Trasformare la Vita dei nostri Sogni.