Il Mausoleo Schilizzi riapre per due visite straordinarie: un’occasione unica per riscoprire un gioiello nascosto di Napoli
Antonio Russo
Napoli, 26 aprile 2025 – Due appuntamenti imperdibili per cittadini e turisti: lunedì 28 aprile alle ore 10.30 e martedì 29 aprile alle 15.00 il Mausoleo Schilizzi di Posillipo aprirà eccezionalmente le sue porte per visite guidate gratuite, su iniziativa dell’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli.
L’iniziativa rappresenta un primo, concreto passo verso la riqualificazione e valorizzazione di uno dei monumenti più suggestivi – e al tempo stesso meno conosciuti – del patrimonio culturale partenopeo.
«Il Mausoleo Schilizzi ha fatto conquistare a Napoli il secondo posto nella classifica nazionale delle Giornate FAI di Primavera – ha dichiarato l’assessora al Turismo Teresa Armato –. Il grande afflusso di visitatori dimostra quanto ci sia voglia di scoprire luoghi dal forte valore storico e simbolico, sebbene spesso esclusi dai principali circuiti turistici. Stiamo lavorando alla riapertura stabile del Mausoleo e all’inserimento del sito nella rassegna “Vedi Napoli e poi Torni”».
Il Mausoleo Schilizzi – noto anche come mausoleo di Posillipo o ara votiva per i caduti della patria – è molto più di un monumento funebre. Costruito tra il 1881 e il 1889, fu inizialmente commissionato dal banchiere livornese Matteo Schilizzi, giunto a Napoli in un momento di grande fermento economico e culturale. In una città internazionale, colpita ma trasformata dall’epidemia di colera e oggetto di importanti piani di risanamento urbano, Schilizzi emerse come figura di spicco del mondo finanziario e imprenditoriale. Fondò il quotidiano Il Mattino assieme a Matilde Serao ed Edoardo Scarfoglio e volle lasciare un segno tangibile del proprio potere e prestigio: un monumento personale, in stile neoegizio, progettato dall’architetto Alfonso Guerra.
Tuttavia, l’opera non fu mai completata secondo i piani originari. Nel 1921 fu acquistata dal Comune di Napoli e nel 1929 divenne un sacrario dei caduti della Prima Guerra Mondiale, funzione poi estesa anche ai caduti della Seconda Guerra Mondiale e delle Quattro Giornate di Napoli. L’edificio, con la sua pianta a tre navate e le cariatidi scolpite da Giambattista Amendola, rappresenta una delle più interessanti sintesi di stili eclettici dell’architettura italiana dell’epoca.
Dal 2010 il mausoleo è divenuto progressivamente inaccessibile, fino alla chiusura per inagibilità nel 2018. I costi di restauro sono stimati tra i 6 e gli 8 milioni di euro e, sebbene esista un progetto firmato dall’ingegner Marco Dezzi Bardeschi approvato già nel 2015, i lavori non sono mai partiti per mancanza di fondi. Numerose sono state nel tempo le iniziative civiche per la sua salvaguardia: tra queste, una petizione lanciata nel 2018 dal consigliere della Municipalità 1 Francesco Carignani e, più recentemente, la campagna di crowdfunding per il documentario Schilizzi e la grande meraviglia, prodotto e diretto dallo stesso Carignani.
Le visite guidate del 28 e 29 aprile, prenotabili via email (circuitoarte.assculturale@gmail.com), rappresentano dunque una rara occasione per entrare in uno spazio che racchiude storia, arte e memoria collettiva. Ma sono anche un banco di prova per un rilancio più ampio del sito, che potrebbe presto tornare a essere parte integrante dell’offerta culturale napoletana.