Per l’estate 2025 Ischia, Procida e Capri si arrendono – Vivara è la nuova isola regina del Golfo di Napoli
Vivara conquista il cuore dei viaggiatori: boom di prenotazioni per luglio. L’oasi selvaggia tra cielo e mare affascina con la sua natura incontaminata e la sua quiete ancestrale.
4 Maggio 2025
Esmeralda Mameli
Nel cuore blu del Mediterraneo, là dove le acque del Golfo di Napoli abbracciano terra e cielo, quattro isole raccontano da secoli storie di miti, natura e civiltà. Ischia, Procida, Capri e Vivara: un arcipelago incantato, ognuna con un’anima distinta ma unite dal filo invisibile di una memoria antica e da una bellezza che sfugge al tempo.
Vivara:
la nuova regina dell’estate 2025
L’isola che, in questa estate 2025, sta sorprendendo tutti è Vivara, la più piccola, la più silenziosa, la più segreta. Una virgola verde sospesa tra Procida e il mare aperto, collegata da un ponte sottile, quasi intimidito. Oggi riserva naturale statale, Vivara è un antico cratere vulcanico ricoperto da macchia mediterranea.
Qui non ci sono alberghi né ristoranti, solo sentieri che si fanno spazio tra corbezzoli, lentischi, ginestre e miraggi. I profumi sono intensi, gli odori primitivi. I visitatori, sempre più numerosi, ma rispettosi, camminano in punta di piedi, come se l’isola fosse sacra. E forse lo è, soprattutto per i procidani.
A luglio, le prenotazioni per le escursioni guidate a Vivara sono esplose. Biologi, fotografi naturalisti, escursionisti e semplici amanti del silenzio si danno appuntamento in questo angolo di mondo dove non esiste la fretta, dove si viene per ascoltare il fruscio delle ali di un airone o per vedere il volo di una poiana tra le nuvole.
Vivara è un’isola che non ha bisogno di luci per brillare, che incanta perché non chiede nulla, se non rispetto. È la nuova regina del Golfo, incoronata da chi cerca la bellezza che non si compra, che si contempla.
Tra il verde di Ischia, i colori di Procida, il fascino di Capri e il silenzio di Vivara, il Golfo di Napoli si conferma ancora una volta il cuore pulsante del Mediterraneo. Ma nell’estate 2025, è la più piccola delle isole a raccontare la storia più grande: quella di un ritorno alla natura, alla lentezza, alla meraviglia, al fascino non omologato.
A Vivara si arriva camminando su un ponte lieve, sospeso tra mare e silenzio, come un filo d’aria che unisce il visibile all’invisibile. Parte da Procida, la sorella maggiore dai colori vivi, e si tende sul blu profondo come un gesto d’amore. È un varco sottile, quasi irreale, che pare costruito più per i sogni che per i passi. Attraversarlo è come varcare una soglia segreta che da un mondo abitato conduce a un regno intatto, dove il tempo si ferma e la natura parla piano, con voce che incanta e riconduce alla pace e alla tranquillità dell’animo.