IL CRETINO CENTINAIO e i 120 Feriti Mai Esistiti – Napoli e la Festa dello Scudetto nel Mirino della Propaganda Leghista
Dichiarazioni non documentate, numeri gonfiati e un clima da “guerra civile” evocato senza prove: il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio (Lega) sferra un attacco a Napoli basato su dati falsi. Ma le istituzioni lo smentiscono e le sue parole riaccendono il dibattito su come il Sud viene narrato e usato politicamente.
25 Maggio
Sergio Angrisano
Quando un’alta carica istituzionale come il vicepresidente del Senato della Repubblica italiana, Gian Marco Centinaio, pubblica su X un commento in cui dichiara che a Napoli, durante i festeggiamenti per lo scudetto, ci sarebbero stati
“120 feriti” e che “per fortuna hanno vinto, altrimenti sarebbe scoppiata la guerra civile”,
non si può rimanere indifferenti. Non solo perché le sue parole non sono supportate da dati reali, ma soprattutto perché contribuiscono ad alimentare una narrazione tossica e pregiudizievole nei confronti del Sud.
Le fonti ufficiali smentiscono categoricamente le affermazioni di Centinaio. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha dichiarato che le persone assistite durante la notte della festa sono state 121, ma si trattava nella stragrande maggioranza dei casi di lievi malori, contusioni, affaticamenti. I codici gialli e rossi sono stati soltanto 61, lo 0,01% rispetto al numero complessivo di presenti, stimati in almeno 500mila solo nel capoluogo. L’ospedale Cardarelli, il principale presidio ospedaliero cittadino, ha confermato che non ci sono stati feriti gravi e che i casi registrati erano compatibili con qualunque grande raduno popolare. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha preso le distanze dal vicepresidente del Senato, dichiarando pubblicamente che “Centinaio non è stato ben informato”, aggiungendo che non si sono verificate criticità tali da giustificare toni così allarmistici. Ciò che è emerso chiaramente da questa vicenda non è solo una falsa notizia rilanciata da un alto esponente delle istituzioni, ma l’atteggiamento consolidato, il riflesso condizionato che si attiva ogni volta che il Sud ottiene visibilità, successo o centralità mediatica.
Napoli è stata dipinta come teatro di inciviltà e caos, mentre ciò che si è verificato è stata una festa popolare imponente, controllata, nella quale – nonostante la vastità dell’evento – non si sono registrati disordini degni di cronaca nazionale. Quando città del Nord celebrano successi sportivi o ospitano eventi di massa, le cronache tendono a minimizzare eventuali disagi, etichettandoli come episodi isolati. Al contrario, a Napoli si applica un paradigma opposto, che trasforma anche il normale in allarme sociale. È lo stesso schema che alimenta il consenso politico delle forze favorevoli all’autonomia differenziata, che dipingono il Sud come zavorra per giustificare tagli e diseguaglianze. Le parole di Centinaio, volutamente provocatorie e infondate, diventano così uno strumento per rafforzare quella narrazione che descrive il Sud incivile, ingestibile e pericoloso. Un’immagine che non ha alcun riscontro nella realtà, come dimostrano i numeri ufficiali e le testimonianze raccolte dalle autorità e dagli operatori sanitari.
A Napoli, quella notte, si è festeggiato con passione e responsabilità. La città ha dimostrato maturità, capacità di autogestione e orgoglio. Le parole offensive di Centinaio – come “terzo mondo” – oltre a essere gravemente lesive della dignità dei cittadini napoletani, alimentano divisioni e tensioni che un rappresentante delle istituzioni dovrebbe contribuire a sanare, non a esasperare. Chi parla di guerra civile tradisce la funzione di mediazione e rappresentanza democratica che il suo ruolo impone. A fronte di questo, il silenzio di molti altri esponenti del governo, anche meridionali, appare imbarazzante. Il Sud non può essere ridotto a caricatura, né usato come capro espiatorio per strategie politiche di corto respiro. Napoli ha parlato con i fatti e i numeri sono lì a dimostrarlo.
Reazioni social
Sui social network le reazioni sono state immediate. L’hashtag #Centinaio è diventato trending topic in poche ore. Giornalisti, attivisti e semplici cittadini hanno smentito le affermazioni del senatore riportando video della festa, dati ufficiali e riflessioni sul pregiudizio istituzionalizzato verso il Sud. Il giornalista napoletano Conchita Sannino ha scritto su X:
“Napoli non merita queste offese gratuite. Centinaio chieda scusa alla città”.
L’attore e regista Maurizio Casagrande ha commentato:
“Gente che non è mai stata a Napoli parla come se sapesse tutto. Basta”.
Sui canali ufficiali del Comune di Napoli sono stati pubblicati post che mostrano immagini della festa con slogan:
“Napoli è gioia, non violenza”.
Anche account satirici come “Spinoza” e “Lercio” hanno ironizzato sull’uscita di Centinaio, contribuendo a una contro-narrazione che ha ridicolizzato il tentativo di manipolazione politica.
I NUMERI REALI DELLA FESTA SCUDETTO
Prefetto Michele Di Bari
“Interventi seri pari allo 0,01%. Festa gestita con efficacia, nonostante l’afflusso di oltre 500mila persone.”
Questore Maurizio Agricola
“9 rapine, 5 arresti. Nessun segnale di ‘devianza generalizzata’. Ottima risposta di polizia e carabinieri.”
Ospedale Cardarelli di Napoli
“Nessun caso di violenza. Accessi limitati, solo piccoli traumi o incidenti stradali.”
Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
“Centinaio male informato. Nessun clima da emergenza. Ottima gestione.”
Usare il termine “terzo mondo” o evocare il concetto di “guerra civile” in un contesto festoso, per quanto complesso da gestire, è una scelta che offende una città intera e banalizza le vere guerre in corso nel mondo. Questa affermazione qualifica purtroppo la deriva retorica di un certo tipo di politica che non guarda ai fatti, ma alla propaganda.
Le parole, soprattutto se pronunciate da chi rappresenta le istituzioni, hanno un peso. E in questo caso, il peso è tutto sulle spalle di Centinaio.
Fonti ufficiali e link
- Prefettura di Napoli – Dichiarazione del prefetto Michele di Bari sul numero di assistiti:
https://www.prefettura.it/napoli/news/Napoli_Scudetto_Dichiarazioni_del_Prefetto-10126342.htm - Ministero dell’Interno – Comunicazione ufficiale su ordine pubblico:
https://www.interno.gov.it/it/notizie/piantedosi-festa-napoli-ben-gestita - Ospedale Cardarelli – Nota stampa sui casi trattati durante i festeggiamenti:
https://www.ospedalecardarelli.it/comunicati-stampa/festa-scudetto-dati-clinici/ - Dichiarazione di Centinaio su X (Twitter):
https://twitter.com/giancentinaio/status/1793257172810