Calcio

ANCELOTTI ULTIMA CHIAMATA?

Con la sconfitta di oggi all’Olimpico il Napoli scivola al 7°posto dietro al Cagliari – soprattutto mette seriamente in discussione la prossima partecipazione alla Champions

Roma 02 novembre, 2019

Sergio Angrisano

Dov’è finito l’Ancelotti vincente? In questo inizio campionato si sta dimostrando inadeguato per una piazza come Napoli, che sa anche perdere, ma ci ha abituati al bel gioco. Oggi abbiamo visto ancora una volta una squadra senza idee, senz’anima e soprattutto senza gioco. Inutile ripetere quello che scriviamo oramai da mesi, infermeria piena, giocatori fuori ruolo, un modulo, a volte due a settimana. Chiaro che, un allenatore ha il dovere di cambiare il modulo nel corso di una gara per rispondere alle variazioni delle avversarie, la domanda è, ad oggi, qual è il modulo del Napoli? Lozano, fuori ruolo, Llorente fuori ruolo, Mertens ed insigne fuori ruolo, Allan fuori ruolo, così non si va da nessuna parte e consentiamo a chiunque di fare del Napoli facile preda. La sconfitta di oggi, vede gli azzurri scivolare al 7° posto 18 punti con Lazio e Cagliari.

Il vecchio derby del sole, una sfida spettacolare, giocata in un campo “ostile, l’Olimpico, ha mostrato il peggio di se, i soliti cori discriminatori, si sono levati alti per l’intera durata del match. Nel primo tempo sblocca Zaniolo al 19′ con un gran gol di mancino. Poco dopo Meret si supera parando un rigore a Kolarov. Poi le occasioni Napoli: un salvataggio sulla linea di Smalling, più una traversa e un palo colpiti nello spazio di pochi secondi da Milik e Zielinski. Nella ripresa raddoppia Veretout al secondo rigore per i giallorossi, poco prima dell’ennesima traversa, presa da Kluivert. Inutile la rete dell’1-2 di Milik nel finale. Nel recupero rosso per Cetin. Unica macchia sullo spettacolo al 68′: partita sospesa per due minuti da Rocchi per alcuni cori di discriminazione territoriale, sarebbero da rivedere con maggiore attenzione le norme in vigore, che prevedono un’accelerazione della procedura di interruzione e sospensione delle partite (attenzione alla differenziazione nell’uso dei due termini)” il migliore arbitro italiano”, lascia continuare, serve un chiarimento definitivo delle responsabilità tra arbitro, ispettori della Figc e responsabile dell’ordine pubblico.

Un Campionato è sempre più offuscato da ombre, la gara di oggi all’olimpico segna una pesantissima battuta d’arresto per gli azzurri. Ho ragione di credere che la reazione legittima della Squadra, nella gara contro l’atalanta, abbia comportato delle reazioni nel palazzo. La designazione di Rocchi avrebbe dovuto garantire una imparzialità che non si è vista, se si considera che almeno uno dei due rigori concessi alla Roma si presta a molte interpretazioni, il calcio è altra cosa, in casi del genere riesce difficile commentare.

Roma-Napoli 2-1

19′ Zaniolo (R), 55′ rig. Veretout (R), 72′ Milik (N)

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Cetin, Smalling, Kolarov; Mancini, Veretout; Zaniolo (81′ Under), Pastore (89′ Santon), Kluivert (80′ Perotti); Dzeko. All. Fonseca

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon (58′ Lozano), Ruiz, Zielinski, Insigne (82′ Younes); Mertens (65′ Llorente), Milik. All. Ancelotti (in panchina Davide Ancelotti)

Ammoniti: Kluivert (R), Di Lorenzo (N), Mario Rui (N), Spinazzola (R), Milik (N), Cetin (R), Under (R)

Espulso: al 96′ Cetin (R)

Note: 26′ rigore sbagliato Kolarov

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore