Napoli

Intervista esclusiva allo scultore Dario Caruso, artefice della statua de Pibe de Oro all’ interno dello stadio Maradona

Napoli, 05 dicembre 2021

Dario Caruso ha realizzato in un mese la statua di Maradona, commissionata da Stefano Ceci, all’ interno della Fonderia Nolana Del Giudice. Ha conquistato il cuore di 35 mila tifosi napoletani facendo sfilare la statua intorno al campo lo scorso 28 novembre 2021 durante la partita Napoli Lazio finita 4 – 0

Antonio Russo

Incontriamo lo scultore della statua di Diego Armando Maradona Dario Caruso, classe ’76, napoletano, subito dopo i suoi impegni lavorativi alla Fonderia Nolana Del Giudice. Ci accoglie con estrema gentilezza e umiltà all’ interno della struttura. Dario Caruso, 46enne, sposato con tre figli, vive a Formia. Dario ha una grande passione per la scultura fin da bambino, a soli tre anni inizia a modellare le prime forme con la plastilina. Si iscrive alla facoltà di architettura di Napoli, mettendo da parte per un periodo l’ Accademia di Belle Arti. Subito dopo si trasferisce a Bologna, dove frequenta la facoltà D.A.M.S (discipline arti, musica e spettacolo) . La scultura, però, resta la sua passione, continua a studiarla da autodidatta. Decide, dopo gli studi, nel 2001, di aprire una sua bottega di scultura nel palazzo storico Carafa, nel cuore pulsante del centro storico di Napoli, dove realizza statue di santi o religiose. Sposta la sede della sua bottega, nel 2016, in provincia di Caserta, a Marcianise, a Via Gaetano Marzotto n. 16, dove tutt’oggi è attivo.

Può raccontarci come le è stata commissionata la statua di Maradona?

“ Sono arrivato al progetto della statua in seconda battuta. Il progetto della realizzazione della statua di Maradona è partito, nel 2017, quattro anni fa. Stefano Ceci, amico ed ex manager di Maradona, aveva già preso la scansione del piede sinistro e della mano sinistra di Maradona. Ceci aveva promesso al campione argentino di realizzargli una statua in suo onore. Questa promessa di Ceci a Maradona avvenne, nel 2017, quando il Diez ha avuto la cittadinanza onoraria della Città di Napoli. In un primo momento mi affidarono il compito di realizzare solo il volto della statua, ma successivamente mi affidarono l’ intera commissione della statua. Ringrazio Antonio Del Giudice ( ndr uno dei proprietari della Fonderia Nolana Del Giudice) il quale ha creduto in me e nelle mie competenze per la realizzazione della statua di Maradona. Antonio mi ha messo in contatto con Stefano Ceci.”

Ha partecipato anche al Bando del Comune di Napoli per la realizzazione della statua di Maradona?

“ Sì, ho partecipato al Bando del Comune di Napoli. Ma non si conosce che fine ha fatto questo Bando di concorso.Ho presentato il mio progetto al Comune di Napoli. Ho realizzato il modello e lo stampo della statua che risulta, ancora oggi, inedita, alcuna persona l’ha mai vista al di fuori della Fonderia Nolana Del Giudice.Domani mattina se volessi realizzare la vera statua di bronzo potrei già farlo. La motivazione di questa statua inedita è legata al Bando del Comune di Napoli che richiedeva una statua mai vista in precedenza. Gli unici a vederla sono stati i ragazzi della Fonderia Del Giudice. Stefano Ceci, in quel periodo, cercava uno scultore, si era rivolto ad Antonio Del Giudice. Antonio Del Giudice ha proposto me a Stefano Ceci per la realizzazione della statua di Diego Armando Maradona.”

Può descriverci il processo creativo della scultura, dalla bozza di argilla alla realizzazione? E quali tecniche ha usato?

“ La tecnica utilizzata è quella dell’ argilla. Ho costruito uno scheletro interno di ferro. Successivamente, ho inserito una rete metallica in punti strategici e il tutto lo riempito con l’argilla. Ho modellato, infine, l’ argilla in superficie, dando a quello ammasso informe le sembianze di Maradona. Non ho modellato, però, due parti della statua: il piede sinistro e la mano sinistra. Queste parti della statua sono il frutto di una scansione 2D e poi di una scansione 3D.”

Quanto tempo ha impiegato per la realizzazione della statua?

“ Allora: il progetto, come ho già detto, risale a quattro anni. Ho impiegato circa un mesetto per realizzare il modello di argilla. Ho capito successivamente questa responsabilità … ( ride ) Ho lavorato velocemente perché Stefano Ceci era molto esigente con me. Ceci è stato un grande amico di Maradona. Ceci voleva una riproduzione fedelissima di Maradona, veniva tutti i giorni a visionare, nella Fonderia Nolana Del Giudice, il

mio lavoro e la statua. Ho dovuto, quindi, fare gli straordinari, ho lavorato il sabato, la domenica e anche il 1 novembre per concludere la statua in tempi brevi in vista della presentazione ufficiale allo stadio Maradona.”

Quali sono state le difficoltà nella realizzazione della statua della Manos de Dios ?

“La difficoltà principale della statua è stata quella di inquadrare bene il volto di Maradona. Si possono prendere le misure della distanza tra gli occhi, la grandezza dell’ ovale … ( sospira ) Ma è molto complesso rendere il volto simile a quello autentico. È stato meno complesso, invece, realizzare il corpo grazie alle misure antropometriche, cioè uno studio approfondito delle proporzioni del soggetto e le sue immagini alla mano. Ho realizzato la statua di Maradona, rendendola il più possibile realistica, ho riportato tutti i loghi della maglietta e gli sponsor. Ho realizzato, inoltre, la statua in movimento, dinamica, mi hanno ispirato i grandi maestri del passato.”

La fusione in bronzo della statua di Diego Armando Maradona è stata fatta alla Fonderia Nolana Del Giudice. Ha avuto diversi collaboratori per riuscire in un’ impresa del genere?

“ Ho avuto diversi collaboratori all’ interno della Fonderia Nolana Del Giudice. Tutti mi hanno dato un aiuto. La Fonderia è stata una grande famiglia nella quale si dà e si riceve una mano. Sono molte le persone che devo ringraziare. I ragazzi che hanno stampato in 3D il piede e la mano di Maradona. Abbiamo preso le misure insieme.Ivan Acampora, ingegnere e grafico 3D, che ha preso, insieme al suo staff della De Artis Digitale, la scansione del piede sinistro e della mano sinistra di Maradona. Un’ altra persona che va ricordata in questa impresa, è Dario De Simone, fotografo e videomaker, il quale ha realizzato anche il video emozionale mostrato allo stadio di Maradona lo scorso 28 novembre 2021. Ringrazio specialmente Luca Del Giudice, Giuseppe Del Giudice, Antonio Del Giudice, Pasquale Del Giudice e Marcello Del Giudice ( ndr proprietari della Fonderia Nolana Del Giudice ). Ho realizzato la statua di Maradona, ma è stato un lavoro corale: un gruppo composto da circa venticinque persone pronte a darmi un aiuto. Stefano Ceci, invece, è stato il supervisore dell’ intero progetto e il motivatore di tutti noi.”

Enzra Pound scrisse questo aforisma:” Non riesco a immaginare come un artista serio possa mai considerarsi soddisfatto del proprio lavoro.” Lei è soddisfatto totalmente della sua opera ?

“Io non mi sento mai soddisfatto di quello che faccio ( ride ). Quello che mi è piaciuto di più, è stato il percorso che ho fatto perché ho conosciuto tante persone. Se dovessi rifare la statua la rifarei con particolari diversi. Forse certi particolari li avrei fatti meglio. Ti dico, però, mi sento soddisfatto rispetto alle altre volte.”

Erano presenti il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e De Laurentiis alla Cerimonia per la fusione in bronzo della statua di Diego Armando Maradona alla Fonderia Nolana Del Giudice. Cosa le hanno detto in privato?

“ Ti racconto cosa è successo quel giorno: tutti noi pensavamo che fosse una cerimonia privata senza grandi personalità come Gaetano Manfredi o De Laurentiis (ride). Io stavo lavorando, come tutti i giorni, indossavo un pantalone di ginnastica e la maglia della Fonderia. All’ improvviso sono arrivati Manfredi e De Laurentiis. Erano circondati da una schiera di giornalisti e di fotografi. Quando hanno avuto un momento libero, mi hanno stretto la mano e si sono complimentati con me. Non hanno avuto molto da dirmi. La statua di Maradona non era ancora pronta.Erano presenti circa centocinquanta persone, c’era un caos indescrivibile. Quel giorno, però, ho fuso la parte più importante della statua di Maradona.”

Ha ricevuto riscontro positivo dai parenti di Maradona per la sua opera ?

“Non ho ricevuto alcun messaggio o chiamata dai parenti di Diego Armando Maradona. Credo che ci sia stata molta confusione tra la statua di Domenico Sepe e la mia. La statua che ho realizzato, inoltre, è associata al nome del finanziatore Stefano Ceci e non al mio nome.”

Quale emozione ha provato facendo sfilare la statua davanti a 35 mila tifosi lo scorso 28 novembre nello stadio di Maradona?

“Dovrebbero inventare un nuovo vocabolo (ride). Ho provato un’emozione fortissima in quel momento. Sembravo che fossi un bambino felice. È stata una cosa stratosferica. Non ho parole per descriverlo…”

Chi ha avuto l’idea lei oppure Stefano Ceci di realizzare il piede e la mano sinistra in oro della statua di Maradona ?

“ L’ idea è stata di Stefano Ceci. Abbiamo lavorato insieme per scegliere la postura ideale del corpo, valorizzando il più possibile il piede sinistro e la mano sinistra. Il piede sinistro risulta più lontano dal corpo, dando così l’ effetto di reliquia. Abbiamo scelto di applicare la foglia oro 24 carati per esaltare il piede sinistro e la mano sinistra di Maradona.”

Ha realizzato una statua di un mito calcistico che non cadrà mai nell’ oblio. Che emozione prova ad aver contribuito alla memoria di Maradona e averlo omaggiato con una statua ?

“ Il protagonista indiscusso è Maradona. Ha fatto miracoli dopo la sua dipartita. È stato il mio riscatto. Svolgo questo mestiere da 20 anni e finalmente qualcuno mi ha notato. Devo dire che per uno scultore è il lavoro della vita. Non l’ho ancora metabolizzata la situazione. È una cosa più grande di me. Sono fiero di aver omaggiato uno dei miti del calcio mondiale senza tempo.”

Un’ ultima domanda prima di salutarci… Quali sono i suoi progetti futuri e i prossimi impegni dopo questo grande successo ?

“Ho dei progetti importanti dopo questa commissione affidatami da Stefano Ceci. Non posso, purtroppo, parlare di questi progetti, perché non sono ancora in via definitiva (sospira). Si può dire che si sono aperte molte porte…”

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore