Napoli

Alle 10.01 il miracolo di San Gennaro si ripete:

La Chiesa Cattolica, pur incoraggiando la celebrazione, considera il fenomeno un ‘prodigio’ e non un ‘miracolo’: il perché. Gli scienziati si interrogano da decenni sul cosa ci siano nelle ampolle

Napoli, 18 settembre 2024 – Sono davvero pochi i santi che possano vantare un livello di venerazione così alto come quello di San Gennaro, mistico del III secolo che il popolo di Napoli riconosce da sempre come suo patrono, con un affetto e un attaccamento di rara intensità. Il suo culto, che si ricorda ogni 15 settembre, ha una forte connessione con le peripezie vissute dal capoluogo campano nel corso dei secoli, non da ultimo le pestilenze e le eruzioni del vulcano Vesuvio alle porte della città. Via Duomo e la Cattedrale (Duomo ) gremito, fuori la pioggia battente ma Lui puntuale alle 10.01 compie il il miracolo accolto con un applauso ed una forte ovazione. San Gennaro a Napoli non è solo il “patrono” m il padre di tutti i napoletani.

Sono tre gli appuntamenti nel corso dell’anno in occasione dei quali il popolo napoletano resta con il fiato sospeso, in attesa che il sangue di San Gennaro si sciolga. Si tratta del primo sabato di maggio, del 19 settembre e infine del 16 dicembre.

Nella prima di queste occasioni, che dunque può cambiare da un anno all’altro, le reliquie del santo vengono solennemente portate in processione insieme ai busti di altri santi napoletani.

Il secondo evento, quello che corrisponde alla decapitazione, veniva un tempo celebrato nella Cappella del Tesoro, anche se oggi il busto e le reliquie vengono esposte sull’altare maggiore del Duomo per motivi legati all’ingente numero di fedeli che ogni anno vogliono assistere alla cerimonia. Se anche a dicembre il miracolo si ripete, non c’è da avere paura di eventuali cattivi presagi. Al contrario, se il sangue del santo non si liquefa, si dice che la sventura possa abbattersi in città

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore