Regno delle Due Sicilie – Il declino di un Regno
Napoli, 01 novembre 2024
di: Esmeralda Mameli
La cartina mostra l’estensione del Regno delle Due Sicilie nel 1848.
Le vicende storiche del Sud Italia dopo l’Unità sono tra le più complesse e dolorose della nostra storia.
Nel 1860 il nostro Regno venne attaccato senza una dichiarazione di guerra e ledendo ogni principio del Diritto internazionale.
La violenza, la repressione, la deportazione dei nostri soldati nei primi campi di concentramento a Fenestrelle e a San Marino Canavese e l’emigrazione di massa sono state ferite profonde inferte al popolo meridionale.
La nostra economia venne derubata. Industrie, banche e molte risorse produttive ed economiche furono trasferite al Nord per rafforzare il triangolo industriale Torino- Milano- Genova a scapito delle aree meridionali.
Gli investimenti per l’industrializzazione si concentrarono al Nord relegando al Sud solo una funzione agricola e estrattiva.
Nel lungo tempo ciò ha generato disuguaglianze economiche, sociali e culturali tra il nord e il sud del paese.
I cittadini del Regno, dotati di grande orgoglio, rispetto e operosità furono costretti a migrare divenendo oggetto di denigrazione e razzismo da parte dei settentrionali. Questo esodo ha privato il Meridione di risorse umane e ha fomentato l’idea che il Sud fosse una terra inospitale, arretrata e problematica.
I sentimenti generati da questi eventi riecheggiano la memoria storica di generazioni che hanno visto cambiare profondamente le proprie terre ma non il loro legame identitario.
La storia del Regno delle Due Sicilie “è testimonianza di un regno indipendente, pacifico e civile che pur tra innumerevoli insidie e tradimenti prende il suo posto di lotta a difesa della tradizione e degli autentici diritti del popolo contro le forze anticomunitarie nel loro furioso assalto al potere.”