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Barriere Coralline – Invisibili Pilastri di Sostegno alla Vita Oceanica

Scoperto il corallo più grande del mondo ( che si vede persino dallo spazio)

Napoli, 15 Novembre 2024

Esmeralda Mameli

In un inno alla bellezza della natura non dovrebbero mancare parole come meraviglia e armonia.

L’imponenza si unisce alla forza, la leggerezza alla fragilità, le sfumature dei colori alla delicatezza, i suoni ad un senso di benessere interiore… il fruscio del vento, lo sciabordio del mare, il canto degli uccelli ci riconnettono con noi stessi.

Anche i luoghi più impervi del Pianeta, come le aree desertiche e i ghiacciai, mostrano la resilienza e l’incanto dei luoghi naturali in continua evoluzione.

Lo scorso ottobre, la squadra della spedizione Pristine Seas ha scoperto presso le Isole Salomone, site in una regione a sud-est dell’Oceano Pacifico, la colonia di coralli più grande al mondo. E’ talmente grande che è visibile anche dallo spazio, ma paradossalmente i ricercatori l’hanno casualmente individuata, scambiandola inizialmente per un relitto. E’ alta circa 1 metro e mezzo ed è stato stimato che potrebbe avere circa 300 anni.

Trovare questo mega-corallo equivale a scoprire l’albero più alto della terra“, afferma Enric Sala del National Geographic Explorer.

l corallo è composto da quasi un miliardo di piccoli polipi, ed è una struttura pulsante di vita, con una rete intricata di colori vivaci e innumerevoli specie marine che vi trovano rifugio. Questo dimostra quanto la biodiversità delle barriere coralline sia affascinante e fondamentale per l’equilibrio marino. La scoperta di un corallo così imponente ci ricorda che, nonostante i progressi della scienza, il nostro pianeta nasconde ancora segreti incredibili e ci invita a continuare a esplorare e conoscere il mondo che ci circonda.

Nonostante l’entusiasmo per la scoperta i ricercatori sembrano preoccupati per le sorti dei coralli, sensibili ai cambiamenti del loro habitat.

La nostra crisi climatica sta rendendo l’oceano più caldo e più acido, e questo sta consumando i coralli in tutto il mondo, compreso il mega-corallo“, spiega Sala.

Le barriere coralline sono veri e propri rifugi per la vita marina, sono tra i più ricchi di biodiversità al mondo, ospitando una vasta gamma di specie marine come pesci, crostacei, molluschi e altre forme di vita, costituiscono scudi naturali contro l’erosione costiera causata dalle onde, dalle tempeste e dall’innalzamento del livello del mare.

Le barriere coralline sono costituite da migliaia di polipi e formazioni di scheletri calcarei che creano una rete di grotte, fessure e anfratti. Questo ambiente offre riparo e protezione dai predatori per molte specie, come piccoli pesci, crostacei e invertebrati. E’ un habitat idoneo per deporre le uova e crescere i piccoli, offrendo condizioni sicure e ricche di nutrimento.

I coralli contribuiscono al riciclo dei nutrienti nell’acqua, favoriscono la crescita del plancton e di altre microalghe, costituiscono il primo anello della catena alimentare.

Nonostante la loro resilienza, i coralli sono estremamente vulnerabili a cambiamenti ambientali.

Il riscaldamento globale e altre attività umane minacciano seriamente la sopravvivenza dei coralli.

Lo scheletro dei coralli è costituito dal carbonato di calcio dell’acqua e quando l’acidità dell’acqua aumenta difficilmente questi organismi riescono a crescere sani e forti.

Le alte temperature degli oceani causano lo sbiancamento dei coralli, un fenomeno che compromette la loro capacità di sopravvivere e rigenerarsi.

Anche se questo mega-corallo sembra ancora crescere, la sua sopravvivenza futura non è garantita. La pesca eccessiva e l’inquinamento possono ulteriormente alterare il delicato equilibrio degli ecosistemi corallini, mettendo in pericolo le specie che vi dipendono.

 

 

 

Deserti o i ghiacciai, mostrano la resilienza e la bellezza dell’ambiente naturale, rivelando un mondo in costante evoluzione.