“ Le solite note della Giunta Monopoli” Ditte, cifre, lavori. Un lavoro certosino da far impallidire l’Anac.

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Il Movimento Caivano meet up, cioè gli ex cinque stelle, denunciano con un manifesto pubblicato su Facebook ed affisso sotto al proprio gazebo sul Corso, la questione ormai scottante degli appalti senza gara. Una serie di lavori affidati col sistema dell’affidamento diretto, della licitazione privata, della fantomatica somma urgenza. Un sistema di affidamenti che l’attuale sindaco Monopoli ha sempre denunciato dai banchi dell’opposizione, ma che non è riuscito a contrastare.

Considerate le cifre esposte dal Movimento , l’amministrazione ha colpevolmente tollerato, se non addirittura garantito, un sistema di appalti che dovrebbe essere segnalato all’Autorità nazionale anticorruzione, guidata dal magistrato Raffaele Cantone. Roba che si legge quotidiamente nella cronaca giudiziaria della mal amministrazione.

I numeri sono spiattellati non si possono smentire. Tutti ricavati dalle determine dei responsabili di settore. Il titolo del manifesto è eloquente: “Le solite note della giunta Monopoli”. Un elenco dettagliato di ditte con i costi dei lavori affidati dall’amministrazione. Tutti rigorosamente senza una vera gara di appalto.

E non ci sono nemmeno tutte. Molte altre ditte  – subentrate con quest’amministrazione – hanno partecipato al banchetto, ma non sono segnalate poiché hanno svolto solo un lavoro pubblico, anche se ben pagato.

Il sistema è vecchio come il mondo : si parcellizzano i lavori per affidarli senza gara ed a più ditte per favorire la gestione clientelare (nella migliore delle ipotesi) dei soldi pubblici.

Anche il Movimento evidenziato una faccenda coperta in maggioranza da un velo di omertà , che fu portata timidamente all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, dal consigliere capogruppo Francesco Emione e dall’ex candidato a sindaco del centrosinistra, arch. Luigi Sirico, che apertamente biasimò l’elusione costante del codice degli appalti.

2 immagineFu Emione su facebook poi a denunciare circa 95 mila euro di appalti, forniture ed incarichi affidati nel mese di agosto. Si trattò di una ventina di determina dirigenziali datate pure 14 agosto ovvero quando tutti hanno distolto l’attenzione per il clima vacanziero.

L’amministrazione non prese alcun provvedimento. Le solite tre scimmiette (colpevoli o incapaci?) che sono state elette al posto di amministratori attenti e responsabili non fecero nulla.

Prima dei cinque stelle , sempre Emione denunciò con una serie di interrogazioni consiliari, la una serie di determine di spesa del responsabile di settore Vito Coppola. Ne uscì fuori una vera e propria rissa mediatica che spostò l’asse dell’attenzione sulla gestione del denaro pubblico. Gli assessori dell’epoca anziché indagare e porre un freno,si arroccarono in una strenua difesa ad oltranza. Ciò però non è servito a nulla, infatti, il sindaco li ha platealmente ripudiati.

Ma la questione  è rimasta d’attualità e stavolta a tirare fuori l’argomento fu proprio il partito del sindaco. I consiglieri di Forza Italia protocollarono un documento in cui chiedevano al sindaco maggiore “trasparenza e legalità”. Dal canto suo il primo cittadino replicò accusando i consiglieri del suo partito, guidato dal fratello e poi da lui stesso, di chiedere solo l’affidamento di lavori per ditte di propria “fiducia” e non avere a cuore l’interesse della città. Parole pesanti come macigni che sono finite negli atti della commissione parlamentare antimafia. La questione è ancora alò vaglio dei parlamentari. Alcuni atti sono stati acquisiti dalle Forze dell’ordine, per ora tutto tace.

Nessuno ha ancora capito se dietro gli affidamenti di lavori senza gara vi siano le vocine suggeritrici dei consiglieri comunali, a parte un manifesto dell’opposizione di Liberi Cittadini in cui certi rapporti di parentela vennero alla luce platealmente. Mai si era visto a Caivano che una somma urgenza venisse affidata alla ditta di famiglia.

Oggi, mentre la minoranza ha ormai abbandonato una lodevole battaglia di trasparenza, il movimento ha squarciato, ancora una volta, il velo su un sistema di affidamenti che elude le Leggi in materia. Da poche settimane è subentrato alla giunta politica che il sindaco ha bocciato clamorosamente, un esecutivo tecnico di professionisti non caivanesi, annunciati come gli apostoli del messia pronti a fare il miracolo della buona amministrazione.

Riusciranno i nostri eroi ad eliminare il sistema degli appalti senza gara? E chi glielo dice a  funzionari e consiglieri?

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