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Intervista a Giuseppe di Micco, le sue prime esperienze

Oggi abbiamo l’onore ed il piacere di riportare l’intervista fatta a Giuseppe Di Micco, segretario del “Movimento Insieme per Cardito”, nonché coordinatore del Movimento in favore di De Luca, alle prime esperienze amministrative. Di seguito il report.

Lei è approdato alla politica direttamente dalla società civile. Che impressione ha avuto dopo questo primo anno?

“In questa prima fase ho dovuto innanzitutto imparare una materia nuova, da una parte i regolamenti degli enti locali e dall’altra le procedure politiche, tutto sommato è stata un esperienza che mi ha chiarito alcuni dubbi che avevo riguardo la mancata attuazione dei programmi presentati in campagna elettorale ed ho dedotto che bisogna necessariamente avviare un percorso di de burocratizzazione. La paura di prendere le decisioni frena ulteriormente il processo di cambiamento che tanto si proclama”.

Ma a suo avviso, la nostra comunità ha speranze di risollevarsi oppure è destinata a un irrimediabile declino?
“Tutte le cose complesse richiedono enormi sforzi questa è una legge di vita che va recepita. Noi siamo già in uno stato avanzato di declino, il nostro territorio è stato per anni offeso, ma la cosa impressionante è che i cittadini si sono talmente abituati a questo sistema che hanno perso ogni speranza. Sono <<affetti da sindrome di mancanza da futuro>>.

Spero che tutti i nuovi soggetti politici che come me, per la prima volta, si sono avventurati in questa missione, si rendano conto della responsabilità che hanno per il ruolo che rivestono, responsabilità nei confronti dei cittadini che vivono nel disagio, nei confronti di chi ha espresso un voto di fiducia credendo in un futuro migliore. Noi dobbiamo essere determinati nei confronti di chi vuole bloccare la speranza, di chi vuole il degrado sociale, di chi vuole frenare  chi opera nell’interesse della collettività”.

Ci può fare, seppur in sintesi, un bliancio di questo primo anno di amministrazione e indicare i risultati raggiunti nei settori a lei affidati?

“Nel primissimo periodo del mio insediamento analizzando i dati dei tributi locali, ho riscontrato un enorme numero di evasori che ho distinto in tre categorie, i poveri, i finti poveri ed i furbi, per le vere fasce deboli ho proposto di attuare una norma prevista dal decreto decoro urbano il cd. “baratto amministrativo” che consente alle famiglie con reddito non superiore ad 8000 euro, di compensare il debito tributario in prestazioni lavorative per il comune di residenza in questo modo avrei trasformato dei crediti mai riscossi in attività.

Successivamente per i finti poveri ho avviato una procedura di accertamento incrociando i dati catastali per aggiornare le pertinenze degli immobili.

Poi ho estrapolato l’elenco di tutti i deceduti aggiornando i dati tributari agli eredi, ho disposto l’installazione di 1.200 misuratori idrici illeggibili e nuovi utenti con rispettivi sigilli, ho disposto l’invio di 2.500 nominativi non a ruolo per i controlli di competenza alla società Sogert ho predisposto una verifica di tutti gli utenti morosi compreso i dipendenti comunali.

Per i furbi invece è in fase di esecuzione una fotogrammetria del territorio per verificare rete idrica (furti d’acqua) e pertinenze non dichiarate, tutte queste attività le ho svolte con particolare complessità in quanto l’ufficio tributi ha subito un processo di rotazione di una parte del personale compreso il responsabile del servizio”.
Per l’ufficio affari generali settore demografici ho previsto l’ampliamento dei dati anagrafici a partire dalla classe 88 questo per avere un quadro generale delle professionalità presenti sul territorio e la misurazione del livello di istruzione.

Per l’informatizzazione ho preparato un programma rispettoso delle nuove norme già in vigore di riorganizzazione di tutta la piattaforma collegando in rete tutti gli uffici creando lo scambio dei dati per facilitare le variazioni in tempo reale ed un servizio moderno al cittadino di richiedere documenti online e presentare domande stesso mezzo, la nomina del responsabile della conservazione dati e conservazione del protocollo informatico.

Per la formazione del personale ho svolto inizialmente un seminario informativo di tre giorni delle nuove norme in vigore della PA ed ho in programma un progetto formativo per settore.

Per il servizio affari generali ho richiesto più volte il seguito alle ordinanze  per la rimozione dell’amianto.
Mi posso ritenere soddisfatto dei risultati raggiunti, ma sono consapevole che dovrò ancora lavorare tanto per realizzare gli obiettivi.