Grumo Nevano, Peppino Landolfo “QUI’ LO STATO E LA GIUSTIZIA NON ESISTONO”
Dal caso della consigliere surrogata agli abusi edilizi, 16 mesi di indagini senza risposte. Qui lo Stato non esiste.
In un paese dove lo Stato è presente e la giustizia funziona, il caso Grumo Nevano sarebbe stato regolato già da tempo, ma siamo in Italia, purtroppo nel paese dove l’assenza dello Stato e le disfunzioni della giustizia, equivalgono ad una resa tutta ai danni dell’italiano onesto.
Come si fa a non intervenire tempestivamente sui noti fatti della vicenda che ha visto una consigliere comunale surrogata per una condanna grave, che numericamente ha influito in maniera determinante sul risutato, e non ipotizzare neppure cosa sia accaduto e se questa vicenda abbia influito rispetto all’azione amministrativa?
L’attuale amministrazione eletta al primo turno con questi 500 voti surrogati, è una palese anomalia democratica, in quanto sta governando attraverso un risultato variato che non rispecchia il regolare andamento delle elezioni.
Ancora più grave in quanto l’amministrazione sta portando avanti azioni che toccano grandi interessi politici attraverso varianti al Piano Regolatore sulle Zone F (centri commerciali), sugli abusi edilizi nelle Zone B dei quali alcuni eccellenti, mentre si appresta a modificare anche le zone agricole e Zone D.
Scelte importanti che in un paese normale, dovrebbero essere fatte da amministrazioni nelle migliori condizioni di legittimazione del voto popolare, ovvero ciò che manca alla nostra,anche se c’è chi storcera’ il naso: senza quei 500 voti la storia a Grumo Nevano sarebbe cambiata.
Spetta ora allo Stato e alla giustizia ridare alla storia politica e amministrativa di Grumo Nevano, quella giusta legittimazione democratica attraverso un voto regolare che oggi non ha.