L’ANIMA SI SCIOGLIE LA MATERIA PRENDE FORMA
Domenico Sepe : intervista allo scultore afragolese
Afragola 13 gennaio, 2017
Scultore, pittore, scenografo, si è diplomato al liceo artistico nel 1995 e all’accademia di Belle Arti di Napoli nel 2001, attualmente è docente di ruolo abilitato di storia dell’arte, disegno ed educazione artistica. Attraverso le sue opere riflette sul rapporto perduto tra uomo contemporaneo e natura una ricerca perpetua dell’anima lontano dalla tecnologia che caratterizza il mondo odierno. Quando chiediamo al “maestro” Sepe come e quando è nata la passione per l’arte il suo sguardo si illumina, quella luce che si trova solo negli occhi di “crea” e senza esitazione ci racconta “La passione è arrivata molto presto, avevo circa 12 anni e con i miei genitori facemmo un viaggio in Grecia, prima di quel viaggio avevo visto tante raffigurazione del Partenone cosi marcatamente visibile nel profilo della città, sembrava he con la sua dominante imponenza voler nascondere le tante testimonianze della sua storia straordinaria, confondendole e disseminandole nella confusione anarchica delle case e delle botteghe nei mille vicoli di Monastiraki e della Plaka la piazza e le vie di accesso all’immenso scalone che faticosamente si inerpicano su fino alla immensa terrazza dove il Partenone sembra essere poggiato. Un amore immediato con l’arte e la cultura Hellenica, la scintilla che accese quella miccia mai spenta e che ancora porto dentro. Da li l’amore per il “bronzo”, ma facciamo un passo indietro.
Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti si è specializzato nella lavorazione del bronzo e della pietra ma anche di tanti altri materiali, il richiamo delle materie della terra è molto vivo e forte. Domenico Sepe ha realizzato opere non solo in Italia ma anche all’estero, dove le sue opere di dimensione ambientale sono esposte in luoghi pubblici. Molte le tematiche affrontate, dalla scultura sacra a quella commemorativa; le sue opere sono state posate in diversi punti d’Italia: Campania, Molise, Lombardia, Calabria, Puglia, Toscana, Lazio, ma anche Spagna (Madrid), Brasile (Exstreme MG), e Argentina (San Fernando).
Tra i monumenti pubblici ricordiamo: L’estasi di Padre Pio, inaugurato il 23 agosto 2000 in Colle D’anchise CB (figura in bronzo in dimensioni naturali). Fontana Gennarini, monumento dedicato al mare inaugurata il 6 febbraio 2001 Taranto( figura in bronzo, rappresentante un gruppo di delfini alta 350 cm). Cristo Risorto, inaugurato il 10 agosto 2001 Napoli (figura in bronzo in dimensioni naturali), Madre Anna Vitiello, fondatrice dell’ordine Redenzione, inaugurata il 29 dicembre 2003 Visciano, “Nassirya”, monumento dedicato ai caduti in guerra, inaugurato il 10 gennaio 2004 in Melito NA (figure in bronzo in dimensioni naturali). San Giorgio Martire, monumento equestre inaugurato il 1 maggio 2004 in Afragola NA(figura equestre in bronzo, alta 350 cm). Busto reliquiario di Sant’Antonio di Padova, inaugurato il 12 febbraio 2005 presso la Basilica di Sant’Antonio di Padova in Afragola NA.(busto in bronzo in dimensioni naturali). La benedizione di San Pio, inaugurata il 30 settembre 2007, Orvieto. (figura in bronzo in dimensioni naturali). Mario Merola, rappresentante della canzone partenopea nel mondo, inaugurato il 12 novembre 2007, Napoli (Altorilievo in bronzo su base in marmo in dimensioni naturali), Santa Rita da Cascia, inaugurata il 20 ottobre 2007, Extrema MG Brasile (Figura rappresentante la salma di Santa Rita da Cascia, volto, mani e piedi in ceramica, corpo e vestiario in stoffa, racchiusa in una teca di vetro) opera consacrata da Benedetto XVI. Monumento ai caduti, inaugurato il 2 giugno 2008 Francolise CE (altorilievo in bronzo su base in marmo di Trani, altezza 250 cm). Sant’Anna, inaugurata l’8 settembre 2008, Napoli (figura in bronzo in dimensioni naturali). San Germano, inaugurato il 19 ottobre 2008, Santuario di Sant’Andrea del Pizzone Francolise CE (Figura lignea interamente decorata con incastonatura di occhi vitrei, dimensioni naturali). Luigi Grillo, rappresentante della cultura nella città di Afragola, ex arbitro internazionale, ex sindaco di Afragola, fondatore del premio internazionale Ruggiero II il Normanno, Inaugurato il 26 dicembre 2008 Afragola NA. San Francesco d’Assisi, inaugurato il 23 marzo 2009, Teano CE(figura in bronzo in dimensioni naturali), San Francesco d’Assisi, inaugurato il 11 agosto 2012, Castropignano CB(figura in bronzo in dimensioni naturali), Rita Levi Montalcini, busto in bronzo, gennaio 2015, Afragola Na, presente all’evento Piera Levi Montalcini, San Giorgio Martire, monumento equestre inaugurato il 23 aprile 2015 in Airola BN (figura equestre in bronzo, alta 350 cm) benedetto in udienza privata da Papa Francesco in San Pietro città del Vaticano. OPERE PRESSO MUSEI “La Valtellina, metamorfosi” museo di storia Valtellinese Sondrio. La Lavandaia”, “Leonardo”, “Alzarsi senza tempo”, “Icaro caduto” museo di scultura contemporanea di Spinetoli AP. Ecco cosa racconta circa il suo lavoro e la sua ricerca artistica. “La scultura, ma anche la pittura le percepisco come un vivace linguaggio della mente che per un inspiegabile automatismo guida le mie mani nella realizzazione e la modellazione delle materie, un modo antitetico alle dinamiche veloci di questo tempo.
Al “maestro” chiediamo di mostrarci alcune delle sue opere, anche in questo caso la risposta è decisa, pronta, ci invita a seguirlo “ ci propone di fare un tour di Afragola “ sorrido, ma lo seguo incuriosito. Ci fermiamo in Piazza San Giorgio, dove prima di incontrare una delle sue opere incontriamo un rumoroso gruppo di suoi allievi, ci fermiamo a salutarli e ci accorgiamo che Afragola è viva, c’è qualcosa di profondo che lega Sepe alla città, ai suoi allievi, alla sua terra. L’opera equestre che rappresenta San Giorgio che uccide il drago alato è a dir poco perfetta, perfetta nelle fattezze, nelle proporzioni, ma è l’espressione del Santo che ci colpisce, i’ opera che campeggia in una delle principali piazze della cittadina a nord di Napoli sembra posta li a protezione della comunità. Il tour continua, ci fermiamo davanti al complesso scolastico Manzoni, dove nel parco antistante è posto una delle opere forse più cara al “maestro” Sepe, quella dedicata a Luigi Grillo, amico e mentore di Domenico, ”il prof. Grillo è una persona alla quale sono molto legato” rappresentante della cultura nella città di Afragola, ex arbitro internazionale, ex sindaco di Afragola, fondatore del premio internazionale Ruggiero II il Normanno, Inaugurato il 26 dicembre 2008 Afragola .
Sepe continua a sorprenderci, la sua anima, il suo spirito artistico vanno oltre le nostre aspettative, mi colpisce quando afferma con la semplicità di chi sa.. “lo spirito non é una costante, ma in ogni essere vivente o inerte è un concetto differente che l’arte aiuta a mettere a fuoco” ! Rifletto su questa affermazione e mi chiedo (?) Lo spirito, l’anima non sono forse un dato di fatto costante da milioni di anni?
«L’anima è indubbiamente una costante che ci tramandiamo da milioni di anni, nello specifico quando lavoro ad un progetto, mi sono interesso anche alle forme organiche (siano esse: terra, metalli o altro), come concetto su cui sviluppare una personale alterazione, facendole diventare “altro”. Sviluppo una reinterpretazione nella pietra, materiale comunque a mio avviso morto, statico, cercando di denunciare l’impossibilità dell’uomo contemporaneo nell’affannosa ricerca dell’io, di riavvicinarsi al sentore universale della natura».
Abbiamo compreso quasi da subito che Domenico Sepe non è un artista “comune”, lui lavora prima di tutto in virtù di un’esigenza interiore, a volte intenzionalmente senza alcuna considerazione per il pubblico, ma seguendo soltanto una propria necessità espressiva. Non posso non chiedere ; tu crei solo per te stesso o anche per chi guarderà i tuoi lavori?
«Si lavoro per me stesso, per una necessità interiore, sono sempre alla ricerca di una più vasta coesione tra me e la materia, il mio spirito si autoalimenta, diventando anche messaggio per fruitori esterni, ai quali lascio ad ognuno la libera interpretazione, quello a cui miro è trasmettere sensazioni, far vibrare corde del cuore delle persone». Grande spiritualità nelle parole, ma anche nelle tantissime opere che abbiamo visto nel corso di questo minitour di Afragola. Quanto ha influito l’incontro con il Papa Francesco. Incontro per altro tenutosi in udienza privata il 15 aprile 2015 in San Pietro Città del Vaticano, dove hai avuto la possibilità di “omaggiare Sua Santità di un capo del Cristo “martoriato”? Riappare quella luce nello sguardo di Domenico “ l’emozione che ho provato è stata immensa, le parole del Santo Padre mi hanno profondamente colpito, la Sua benedizione è stato il premio più bello che potessi ricevere, anche se con un pizzico di orgoglio posso dire che quell’opera la si può ammirare nei Musei Vaticani dove è attualmente esposta.
Hai lavorato in tutto il mondo con opere di dimensione ambientale poste in luoghi pubblici. Moltissimi i premi ed i riconoscimenti che hai collezionato: Premio Masaniello scultura in terracotta policroma 2010\2011\2012\2013\2014, Premio Cardinale Sepe scultura in bronzo 2013\2014\2015, Premio ambasciatore del sorriso Maschio Angioino Napoli 2014\2015,Premio amici di Ischia Museo civico del Torrione 2016,Premio Brodkj Museo civico del Torrione 2016.
Altri riconoscimenti : nel novembre del 2001 Medaglia d’oro Premio internazionale Ruggiero II il Normanno città di Afragola (NA). 2002 16 giugno Medaglia d’oro, ricevuta dal comune di Ospedaletto (AV) per il monumento pubblico realizzato.” L’orazione di Padre Pio” .2012 PREMIO INTERNAZIONALE “Giuseppe Cascella”, 2012 PREMIO SAN GIACOMO tutore del patrimonio e delle tradizioni vesuviane, 2012 RICONOSCIMENTO per l’opera realizzata di SAN GIOVANNI CALIBITA Amministrazione comunale di Caloveto CZ,2012 RICONOSCIMENTO per l’opera realizzata di SAN FRANCESCO D’ASSISI Castropignano, 2013 Città di Viterbo premio “F. Petrarca” Roma ,2014 AMBASCIATORE DEL SORRISO, 2015 AMBASCIATORE DEL SORRISO,2016 PREMIO HUMATIHARS.
Esiste un filo conduttore lungo l’insieme di questi lavori? “ Si, l’arte non ha frontiere l’arte è la massima espressione della libertà creativa, della libertà dell’anima! Ed è su questo straordinarie parole che concludiamo al nostra interessantissima intervista al “maestro” Domenico Sepe.
Ilaria M.C. Angrisano