Arteattualità

LAUREA AD HONOREM PER IL GRANDE TOTO’

Era il 15 aprile 1967 quando morì Totò, il “Principe della risata”.

Napoli, 05 Aprile 2017

Sono trascorsi 50 anni dalla sua scomparsa, ed è proprio in occasione del 50enario dalla sua morte che   l’Università degli Studi di Napoli Federico II, gli conferisce la laurea honoris causa alla memoria in “Discipline della Musica e dello Spettacolo”.

A proporre l’assegnazione, non un napoletano, ma un foggiano – napoletanizzato – e grande appassionato del Principe Antonio de Curtis. Renzo Arbore, Totò merita questo titolo “per aver incarnato e portato sullo schermo tutte le articolazioni dello spettacolo: la mimica, la comica, che gli riuscivano in maniera naturale,  ma anche quella teatrale e cinematografica, acquisite nel corso della  una lunga carriera  personale che Totò ha vissuto e saputo catturare.

Alla cerimonia svoltasi presso l’Aula Magna della Federico II° era presente Dario Franceschini , Ministro dei Beni Culturali, oltre a tamte altre personalità del mondo della politica, della cultura  e dello spettacolo, la pergamena è stata consegnata ad Elena Anticoli De Curtis, nipote di Totò e figlia di Liliana, nel ricevere la laurea conferita a suo nonno non nasconde la propria commozione. Siamo cresciuti a pane e Totò, nel corso dell’intervista ha così precisato il Ministro Franceschini. Totò era un attore del quale ero e sono ancora adesso che non c’è più particolarmente  – innamorato -, una passione “tramandatami da mio padre e che ho trasmesso alle mie figlie “. Seppur la critica non ha riconosciuto il talento di Totò artista a tutto tondo in vita, spiega Arbore, c’è una lunga lista di suoi estimatori, molti dei quali sono stati ricordati da Arbore.

All’evento erano presenti il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, «Totò si sarebbe fatto una risata, per come era fatto lui» , ma  fa sapere che  – manca poco per il Museo dedicato al grande artista napoletano – . La laurea è un gesto doveroso – ha commentato il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca – che si aggiunge alle iniziative organizzate da Regione e dalla Rai.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore