Grumo Nevano, ARRESTI SINDACO E’ SOLO INIZIO DI UNO SHOCK GIUDIZIARIO. SI ATTENDONO CLAMOROSI SVILUPPI SU ALTRI FILONI. NON SI DIMETTONO PERCHE’ HANNO INTENZIONE DI PRIVATIZZARE TRIBUTI, CAMPO SPORTIVO E ILLUMINAZIONE
Con gli arresti di stamani, si confermano tutte le indiscrezioni che abbiamo quotidianamente pubblicato nelle nostre news. Spesso siamo stati attaccati, derisi, offesi nel nostro operato, chiamati giornalai per sminuire il nostro lavoro, con massimo rispetto per la professione dei giornalai, ma il tempo è galantuomo e i risultati arrivano sempre quando si lavora con serietà, responsabilità e coraggio delle proprie azioni. In Consiglio comunale, eravamo costantemente tirati in ballo per le notizie riportate, gli “allarmismi”: adesso l’allarme è di codice rosso, per l’amministrazione però.
Si perchè forse siamo soltanto all’inizio di uno tsunami giudiziario, in quanto si attendono altri clamorosi sviluppi sulle indagini su altri filoni portati avanti brillantemente dalla Guardia di Finanza di Giugliano, dalla Polizia Metropolitana di Napoli, dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato coordinati dalla Procura di Napoli Nord. Alcuni filoni già li conosciamo ufficialmente in alcuni appalti come i rifiuti e il fotovoltaico, altri li conosciamo ufficiosamente, ed è li che forse sono in arrivo clamorosi sviluppi. Certo, in questi due anni e mezzo avremmo voluto scrivere di politica, di progetti, di servizi ai cittadini, ma già dall’inizio abbiamo dovuto dedicare la nostra comunicazione a fatti che con la politica non avevano nulla a che fare, a partire dalla questione Ranucci per giungere alle vicende Miele. Ci stiamo già preparando alle prossime notizie e non perdiamo tempo neppure ad invitare i Consiglieri comunali a dimettersi tanto non lo faranno mai atteso che hanno intenzione di preparare gare d’appalto per privatizzare i tributi, il campo sportivo, la pubblica illuminazione ecc.ecc., ma forse non avranno nemmeno il tempo di dimettersi. Che brutta pagina per la storia della città di Grumo Nevano, per i cittadini tutti.