Intitolato a Salvatore Ottolenghi fondatore della Polizia Scientifica il C.E.N (Centro Elettronico Nazionale) della Polizia di Stato, all’interno del Real Bosco di Capodimonte.

Gabrielli: «A febbraio oltre tremila uomini nelle forze dell’ordine». La sala riunioni nel ricordo di Vincenzo Paracuollo, primo direttore del Data Center

Napoli, 20 Aprile 2018

Di: Sergio Angrisano

Inaugurato questa mattina il C.E.N. del Data Center della Polizia di Stato, il Centro è stato “intestato” a Salvatore Ottolenghi, antesignano delle investigazioni scientifiche del Novecento. Un importante strumento che apre una nuova stagione investigative, l’ingresso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione (ICT) stanno trasformando, le tecniche operative. Al primo Direttore del C.E.N., prematuramente scomparso, Vincenzo Paracuollo è stata invece intitolata la splendida Sala Riunioni.

La cerimonia, si è svolta alla presenza del Capo della Polizia dott. Franco Gabrielli, accompagnato dal Questore di Napoli dott. Antonio De Iesu, presenti le maggiori Autorità militari dei corpi dello Stato. Un importante importante anticipazione “a febbraio ci sarà una nuova iniezione di uomini, oltre tremila, nelle forze dell’ordine”. Ad annunciarlo è il capo della Polizia, Franco Gabrielli al primo direttore della struttura partenopea, Vincenzo Paracuollo, primo direttore della struttura, scomparso prematuramente. Puntiamo su forze nuove e giovani, ha spiegato Gabrielli, che dopo il completamento dei corsi andranno a rigenerare le fila del personale impegnato a garantire la sicurezza con particolare attenzione nelle aree del Paese dove ce né maggiore esigenza. Il centro, nel 2012 fu interessato da un intervento di ammodernamento e di adeguamenti dei sistemi, attualmente gestisce circa 60 sistemi informatici considerati strategici per le attività della Polizia di Stato. Oltre al data base dei passaporti e dei permessi di soggiorno, ospita anche il sistema documentale per la gestione dell’archivio del protocollo elettronico, il sistema centralizzato per la gestione delle sale operative della Stradale e delle Questure, e il sistema Mercurio delle Volanti. Infine, nel 2012, è stato attivato anche il Centro Unico per la gestione dei sistemi di videosorveglianza. La struttura, dotata di sistemi di sicurezza particolarmente sofisticati, è diretta da dirigente Giacinto Occhiogrosso e ha sede nell’area del Bosco del Museo di Capodimonte. Tra gli intervenuti, i familiari del compianto Vincenzo Papracuollo, il direttore degli Affari Generali della Polizia Filippo Dispenza, il procuratore generale della Corte di Appello di Napoli Luigi Riello. Il Capo della Polizia, ha così concluso il suo intervento ”Ottolenghi e Paracuollo sono stati due grandi poliziotti e due grandi italiani, vissuti in epoche distanti ma legati dal filo rosso della passione per la scienza e la tecnologia.

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore