Politica

STAMPA, SINISTRA, POTERI FORTI, ROM, CLANDESTINI, CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, TUTTI CONTRO SALVINI. RESTANO AL FIANCO DEL LEADER DELLA LEGA SOLO GLI ITALIANI (30,1%)

Ed anche il buon Mentana, al secolo “Enrico detto Mitraglietta”, pontifica dal pulpito della 7 schierandosi, manco a dirlo, con i Rom. In fondo, che sia Fabrizio Corona o i Casamonica, l’importante è fare “audience”, e per farlo, “mitraglietta” rispolvera la vecchia retorica dell’antifascismo militante. Quale miglior antidoto alle politiche salviniane, che provano a farci ritornare un Paese normale, se non quella della “questione razziale” ? La Shoa, lo si voglia o no, è un dogma. Un istituzione per la quale se a qualcuno venisse un solo remoto, piccolo dubbio su eventi o episodi riportati dalla storiografia ufficiale, costui rischierebbe il carcere. (Articolo 21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione e bla.. bla.. bla…). E poco importa se Salvini col fascismo non c’entra una mazza, importante è “assoiciarcelo”. Ecco cosa scrive il direttore del TG di Cairo questa mattina:

Vediamo di fare un discorso chiaro, almeno per chi ragiona con la sua testa. Adesso tutti fanno gli gnorri, e qualcuno in buona fede chiede retoricamente “Ma perché noi dobbiamo fare il censimento e i rom no?”. Non scherziamo. Tutti i cittadini italiani sono censiti, tracciati e registrati allo stato civile in quanto tali. Tutte le persone sul nostro territorio devono dimostrare la loro identità e nazionalità e il diritto a trovarsi sul suolo italiano. Nessuno è legibus solutus, o perlomeno non dovrebbe esserlo. Poi certo scopriamo il clandestino che è qui dopo tre espulsioni, come il super-ricercato italiano che non si è mai mosso da casa sua. Ma è la lasca o cattiva applicazione di leggi che ci sono e che discendono direttamente dalla carta costituzionale attraverso i codici. Di tutti i gruppi etnici i rom sono di sicuro i meno amati: in tanti hanno subito piccoli o grandi furti, soperchierie o intimidazioni da singoli o bande di rom, e lo stile di vita (chiamiamolo così) di molti di loro – specie nei campi- spesso ci induce a giudizi motivatamente assai negativi. Ma questo non può diventare il motivo per una scelta di catalogazione che investe un intero gruppo etnico. Lo vieta la costituzione, e non per caso. Per questo ieri ho mostrato nel tg un documento che solo pochi giorni fa è stato ritrovato negli archivi milanesi e consegnato a Liliana Segre, e che qui ripropongo.

È la conseguenza delle infami leggi razziali di 80 fa. La Costituzione fu varata solo nove anni dopo quelle leggi, ed è per questo che vi compare la parola “razza”, che oggi non useremmo più, nell’articolo 3 sull’uguaglianza di tutti i cittadini. Credo che nessuno in quel plumbeo autunno del 1938 potesse immaginare che il censimento degli ebrei sarebbe diventato cinque anni dopo la lista delle persone da rastrellare, internare e consegnare ai nazisti per la deportazione. Per questo la Costituzione esclude in radice ogni schedatura per etnia o per religione. Un censimento non si traduce per forza in colonna infame o segregazione o peggio: ma semplicemente, a causa di quel che davvero è successo ai Segre, agli ebrei, ma anche ai rom e i sinti, agli omosessuali e agli oppositori politici, non si può fare. Punto.

Insomma, come se non bastassero Junker, la Merkel, la Fornero, le ONG di Soros; La sinistra italiota con la bava alla bocca che va da Vauro alla Boldrini e da Orfini a Oliviero Toscani passando da Gino Strada e Bonino; I centri sociali di De Magistris; I Casamonica e gli Spada e perfino il delinquente abituale (ma “simpatico” bipolare) Fabrizio Corona, manca all’appello solo Messina Denaro e poi Matteo Salvini li avrà proprio tutti contro. Dalla parte del leader della lega ci sono rimasti solo gli Italiani.