cronaca

FASCI ITALIANI DEL LAVORO: TUTTI ASSOLTI. FINITA ASSURDA “CACCIA ALLE STREGHE”

Fiamma Negrini Candidata Sindaco con “Fasci Italiani del Lavoro”

La Procura di Mantova lo scorso dicembre aveva chiesto condanne per un ammontare complessivo di 20 anni per ricostituzione del partito fascista per sette dei nove imputati del processo a carico dei Fasci Italiani del Lavoro: lista che nel giugno 2017 aveva raccolto il 10% dei consensi alle elezioni comunali di Sermide e Felonica, piccolo comune del mantovano, e che successivamente il Tar, di quella lista, ne aveva addirittura deciso l’esclusione degli eletti al consiglio comunale. Secondo il procuratore di capo di Mantova Manuela Fasolato , simbolo e statuto del partito “richiamavano chiaramente il disciolto partito fascista.

Vincenzo Stravolo

La richiesta di condanna, apparsa fin da subito abnorme e assolutamente infondata per chi ha una conoscenza seppur elementare della materia giuridica, aveva avuto una vasta eco sulla stampa nazionale a causa soprattutto dei tentativi di strumentalizzazione politica del caso. Difatti, come ci spiega l’Avvocato Federico Donegatti, molto pesarono le pressioni mediatiche da parte di esponenti politici come l’ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini le cui dichiarazioni scatenarono all’epoca dei fatti, una impressionante quanto inutile “caccia alle streghe”.

Claudio Negrini

Sotto processo finirono Claudio e Fiamma Negrini, padre e figlia  (fondatore il padre, candidata sindaco la figlia), i fratelli Elvira e Nestore Tormene di Verona (il secondo deceduto), Sergio De Biasio e Simona Graz di Verona, Pasqua Lombardo di Bologna, i palermitani Marco Piraino e Giuseppe Ridulfo nonchè il napoletano Vincenzo Stavolo difeso dall’Avv. Riccardo Cafaro del Foro di Napoli.
Nella tarda mattinata di oggi 22 marzo è arrivata la sentenza. Tutti assolti con formula piena perché il fatto non sussiste. Finisce un incubo per i sette imputati e questo grazie soprattutto all’alta professionalità e alla assoluta imperturbabilità del Gip Gilberto Casari che non si è per nulla fatto intimorire da un clima avvelenato da chi sperava di strumentalizzare l’assurda vicenda per ricavarne visibilità politica.