Comunicati stampa

COMUNICATO STAMPA DEL PORTAVOCE DELLA CMI – CONFEDERAZIONE DEI MOVIMENTI IDENTITARI

Napoli, 11 marzo 2020

Questo non è il momento delle polemiche ma della riflessione e della collaborazione.

Quello che stiamo vivendo purtroppo è un momento di grande preoccupazione per una situazione che non si riesce a controllare ma che, come ci viene ripetuto ormai da giorni, possiamo contenere. Questo è un momento nel quale dobbiamo dimostrare senso di maturità e soprattutto di civiltà, contrastare insieme, a chi in questa fase sta governando, abbiamo il dovere di mettercela tutta, unico modo per superare questo momento di difficoltà: solo così ne usciremo più forti di prima.

Detto questo, mi aspetto che la politica, in assenza di quella con la “P” maiuscola, abbia la capacità di prendere in mano una situazione seria, sottostimata nella fase iniziale, gestita peggio nella seconda fase. Ora, però, è giunto il momento che chi governa si interroghi sul da farsi nelle prossime settimane,  posto che, accanto al problema legato strettamente alla salute, che è grave, si affiancherà immancabilmente un problema di natura economica , considerato il crollo di un settore importante quale quello del turismo che vede impegnate molte imprese e famiglie, ma anche e soprattutto le industrie (grave l’iniziativa di FCA di fermare gli stabilimenti di ; Pomigliano, Melfi e Cassino, tutti stabilimenti dislocati al Sud del Paese).

Dopo l’annuncio del presidente dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus che nel corso del suo discorso ha dichiarato lo stato di “pandemia”. Nelle ultime due settimane il numero di casi di Covid19 fuori dalla Cina è aumentato di 13 volte e il numero dei paesi contagiati si è triplicato. Al momento ci sono più di 118mila casi in 114 paesi e 4291 persone hanno perso la vita. Altri, stanno lottando per le loro vite negli ospedali. Nei giorni e nelle settimane successive, ci aspettiamo di avere un quadro chiaro e, se possibile, vicino alla realtà di casi di persone, decedute “per” coronavirus e non, “anche“ di coronavirus , il numero dei decessi ed il numero dei paesi contagiati, in queste ore ha visto salire ancora di più le cifre dei contagiati. Oggici aspettiamo comunicati che, se da un lato ci diano direttive (possibilmente chiare e  non lasciate all’interpretazione dei singoli, come fino ad oggi è accaduto),  su cosa fare, su quali siano le misure adottate per contenere il contagio, dall’altro ci rassicurino che tutto si sta facendo affinché le regole vengano rispettate, e che siano uguali per tutti.

Ci aspettiamo che la politica si attrezzi per venire incontro alle esigenze di quelle categorie deboli e più a rischio per supportarle e assisterle nella quotidianità nell’acquisto della spesa o delle medicine.

Ci aspettiamo la collaborazione da parte dei cittadini ma al di sopra di tutto mi aspetto la massima collaborazione da parte delle forze politiche, mi aspetto che vi riuniate attorno ad un tavolo per stabilire il da farsi. Mi aspetto che argomento della discussione non sia a chi intitolare una scuola ma come eventualmente quell’edificio, in un momento di emergenza, potrebbe essere utilizzato.

Mi aspetto che le misure economiche di sostegno delle imprese, dei commercianti, degli artigiani, ma anche dei singoli cittadini, siano garantite per tutti ed in tutte le aree del Paese, cosa che, dalle dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sembrano non andare in questa direzione. Sono state infatti annunciate iniziative denominate “solidarietà digitale”: è arrivata la solidarietà digitale! 

Si legge dal sito del governo “Le grandi imprese e grandi gruppi hanno messo a disposizione servizi gratuiti per aiutarci in questo momento difficile in cui è bene rimanere a casa -Vi faccio alcuni esempi:

Vodafone elimina limiti di minuti e giga;

Amazon mette a disposizione formazione e Prime Video;

Mondadori regala Abbonamenti gratuiti per tre mesi ai magazine del Gruppo;

La Repubblica gratis per 3 mesi;

La Stampa gratis per 3 mesi;

Questa offerta, così come annunciato nel corso del Tg5 delle 20.00, sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) essere limitata alle regioni dichiarate “zona rossa” dall’inizio dell’epidemia. Quindi Emilia, Veneto e Lombardia, se la notizia ,dovesse dimostrarsi fondata,  dimostrerebbe una ennesima disparità di trattamento tra regioni del nord e regioni del Sud . A questo punto, viene spontaneo sollevare un dubbio “Codogno, sembra essere diventato il crocevia del mondo. Ribadisco il concetto dal quale è stato scandito questo comunicato, questo non è il momento delle polemiche ma della collaborazione; fare polemica è un errore e non serve a nulla, soprattutto all’interno delle istituzioni. Rimane fermo – però  – il rispetto della persona, qualunque sia la provenienza, la residenza, la condizione. Quindi, tutte le misure economiche, finanziare, di sostegno alle imprese ed alle famiglie, e che tutte le iniziative di natura sociale, alla luce della dichiarata “pandemia” vengano erogate e rispettino assolutamente tutti i cittadini di questa Repubblica.

Spero che questo nostro appello sia accolto da tutti voi: la nostra comunità sta dando ancora una volta dimostrazione di unità e solidarietà valori che da sempre contraddistinguono i Popoli Meridionali, e che ci aiuteranno a superare anche questo momento.

Il Portavoce della CMI

Sergio Angrisano

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore