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Covid-19 : in USA è partita la trasfusione di plasma in 4000 ospedali

Appena visti i risultati aiuti in Italia, positivi per molti malati gravi, negli USA hanno completato la procedura, già avviata, della trasfusione di plasma, opportuamente raccolto preparato, per ben 4000 ospedali in simultanea.

Mentre scriviamo abbiamo appreso in USA sono state già praticate migliaia di trasfusioni perchè, a fronte della gravità dell’epidemia che sta colpendo la popolazione, già dal mese di marzo avevano avviato le procedure per avviare questa attività salvavita di emergenza riservata ai malati gravi.

Questo metodo, riservato ai pazienti gravi, permette di utilizzare gli anticorpi prodotti nei pazienti che sono guariti dalla malattia, mentre il vaccino viene prodotto con sistemi molto avanzati in laboratorio,e serve a immunizzare le persone sane prima che vengono eventualmente colpite dal contagio.

Per dovere di cronaca e per onestà va ricordato che la “famiglia” dei Coronavirus ne comprende diversi. Noi ne citiamo tre, che sono diventati epidemici e tristemente famosi in tutto il mondo.

Si tratta della SARS-1, che comparve in Cina na novembre del 2002, in una regione diversa da quella del Covid-19, e di fatto sparì a luglio del 2003. Da allora sono passati ben 18 anni ed il vaccino specifico ancora non è stato messo a punto.

La mortalità della SARS era più alta del Covid-19 ( il 10 % ) ma la sua diffusione fu contenuta. Ci furono circa 8000 ammalati e circa 800 morti.

Poi c’è stata la MERS, la sindrome respiratoria mediorientale, ben più pericolosa perchè con un tasso di mortalità del 40%. La MERS cominciò in Arabia Saudita nel giugno del 2012 ed è presente ancora oggi in diversi paesi.

Anch’essa viene tenuta sotto controllo con l’isolamento delle aree colpite, come si fa con l’Ebola.

Ci sono stati casi in Grecia, Filippine, Malesa, Egitto. Nel 2013 alcuni casi si registrarono anche in Italia ma senza morti. In ogni caso il numero complessivo dei casi dal 2012 è di circa 800.

Purtroppo anche per questa malattia non hanno ancora trovato il vaccino.

Covid-19 ( o SARS-2) è invece una vera “pandemia” e pare che sia possibile ottene un vaccino, sia pure tra un anno o un anno e mezzo (cosa più verosimile), mentre invece i casi trattati con le trasfusioni di plasma immunizzante risolvono attualmente almeno l’80 % dei casi gravi.

La pratica della trasfusione di plasma convalescente è molto ben conosciuta a livello medico e ci pare molto strano, non volendo fare altri pensieri, che alcuni sedicenti “maghi” dell’infettivologia abbiano fatto tanto talk-show invece che lavoro con il camice, quasi “dimenticando” l’esistenza di questa “terapia d’emergenza”.

Le autorità sanitarie USA, senza perdere tempo e con il solito pragmatismo che li distingue, appena hanno intravisto una possibilità reale da offrire ai loro pazienti, non hannoacceso dannose diatribe pubbliche ma l’hanno offerta a tutti.

Per concludere ci poniamo due domande : quante vite si potevano salvare con questa terapia abbinata a quelle anticoagulanti ed anti infiammatorie ? Quanti morti sulla coscienza si sentiranno di portare quella classe dirigente e quei consulenti medici che hanno avallato e realizzato il

imezzamento dei posti di terapia intensiva in Italia e ritardando l’avvio della terapia del plasma trasfuso ?

Di solito, altrove, chi sbaglia paga e si dimette, oppure viene allontanato da posti dove non produce soluzioni e risultati utili. Qui in Italia sembra che chi dirige la Sanità non si sia reso ancora conto del lo sterminio che è avvenuto.

Per quanto riguarda gli “errori” ed i “cattivi maestri”, se non ci pensano la Magistratura ed i parenti delle vittime , la politica sembra proprio essere cieca e sorda.