Frattamaggiore

Daniele Barbato si dimette. Finito il “lookdown” si riaprono i giochi per la poltrona di sindaco.

Frattamaggiore: Scenario mutato anche a Palazzo. Nulla sarà come prima?

Sembravano essere arrivate come saetta a ciel sereno le dimissioni del Presidente del Consiglio Daniele Barbato, tant’è che sul social facebook, luogo oramai dove notizie, proclami e comunicati stampa precedono di gran lunga le obsolete testate giornalistiche, già fioccano da ore illazioni, sospetti e, cosa più odiosa ed insopportabile, giudizi taglienti al limite del consentito. Giudizi affrettati ed ingenerosi sovente espressi più per sfogare le proprie frustrazioni che nell’intento di intavolare discussioni o confronti seri.

Vero è che da quando è scoppiata la pandemia da Covid 19, nei Tg, da quelli nazionali a quelli regionali, fino a “Tele Carditello News”, non si parla d’altro che di virus, mascherine, contagiati, improbabili cure miracolose, tamponi e così via. Ma intanto, i fatti succedono ugualmente. Gli sbarchi dei migranti in Sicilia non si sono mai interrotti; Morti e feriti sul lavoro continuano ad esserci, e finanche la richiesta di rendicontazione da parte della Corte Costituzionale tedesca alla BCE, episodio preoccupante assai, sembra essere passato in secondo piano. E così è stato anche per la politica locale che non è stata certo chiusa in casa a rispettare improbabili quarantene ma si è mossa eccome. Sembra infatti che il motivo che avrebbe portato Barbato alle dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio sia da attribuire ancora una volta alla mancanza di dialogo e collegialità nelle decisioni importanti che il sindaco Marco Antonio Del Prete continuerebbe a prendere unilateralmente insieme ad una ristretta cerchia di fedelissimi. Non ultima quella che riguarderebbe l’accordo sull’appoggio incondizionato a Nicola Marrazzo, o a suo figlio Antonio (in famiglia non avrebbero ancora deciso), nella corsa all’ambìto seggio di consigliere regionale.

Dopo l’uscita di scena di Pasquale Del Prete, un altro fedelissimo quindi, Daniele Barbato, che tiene a precisare “non sarò candidato sindaco”, abbandona la barca di Marco Antonio Del Prete, dove ai remi resterebbero (il condizionale è d’obbligo), l’avvocato Camillo Pezzullo che a fronte dell’accordo sui Marrazzo in regione, vede rafforzata la propria lista con nomi di peso; il potente gruppo dei Pellino e il runner Gennaro Alborino a cadenzare il passo, mentre tutti gli altri, nonostante i proclami, nei fatti aspettano ancora prima di schierarsi, anche perché, la corsa per le regionali vedrà, quasi sicuramente, la candidatura di una giovane promettente e di belle speranze, sotto il vessillo renziano di Italia Viva che in quel di Frattamaggiore può contare oggi, non solo su di un nutrito gruppo di consiglieri uscenti di peso, ma soprattutto sulle capacità strategiche ed organizzative di un Luigi Grimaldi mai domo e mai all’angolo.

Stando all’inedito scenario di cui sopra, sembrerebbe destinata a saltare anche l’alleanza Grimaldi-Granata. A tal proposito, dai bene informati viene riportata la sibillina frase “A maggio sarebbe stata un tipo di partita; A novembre si discute di ben altra partita dove i nomi dei candidati sindaco non saranno sicuramente gli stessi”. Il messaggio a Granata appare lampante.

Francesco Russo intanto, forte della sua squadra, ma soprattutto del buon lavoro svolto durante i suoi due mandati consecutivi da sindaco, sceglie una linea attendista, aspettando che i tempi siano maturi per calare sul tavolo le carte vincenti che lo potrebbero portare, molto probabilmente, vista la frammentazione degli schieramenti, ad una doppia vittoria. Poltrona di sindaco della città per la terza volta e messa all’angolo definitiva del clan Marrazzo.