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Bibbiano : in 24 alla sbarra con 100 capi di imputazione !

E’ finita l’inchiesta della magistratura per il caso degli “affidi” di bambini tolti alle famiglie di origine per darli ad altre. Vanno alla sbarra in 24 con capi d’accusa pesantissimi e vergognosi.

I ” Demoni ” coinvolti nell’inchiesta di Bibbiano

Il 30 Ottobre prossimo ci sarà l’udienza preliminare a Reggio Emilia. Tra gli altri dovranno rispondere Andrea Carletti, il Sindaco di Bibbiano, Federica Anghinolfi, ex responsabile dei servizi sociali per l’Unione Comunale, la psicoterapeuta Nadia Bolognini assieme al marito Claudio Foti, tutti e due della ONLUS Hansel e Gretel, sono i nomi più noti.

Le parti offese ed i testimoni

Le parti offese sono 48, tra cui l’Unione Val d’Enza, i Comuni di Gattatico e Montecchio, la regione Emilia Romagna ed il Ministero di Grazia e Giustizia.

Saranno ascoltati ben 155 testimoni. I reati partono dal business degli affidi dei minori allontanati dai genitori sulla base di storie inventate, di perizie falsificate, finti abusi e disegni manipolati ad arte a fini sessuali. Le ore di psicoterapia serviva addirittura ad indurre la manipolazione dei ricordi dei bambini.

Il Sindaco Carletti risponderà di reati non afferenti direttamente ai bambini.

I reati principali, tutti gravissimi

Nell’elenco dei reati, oltre quelli principali che abbiamo già descritto, vi sono i costi delle psicoterapie, che a fronte di un costo medio di 70 euro qui ne costavano invece ben 135.

Altri reati tra quelli contestati sono il peculato d’uso, abuso d’ufficio, violenza, minaccia a pubblico ufficiale, frode processuale, depistaggio, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni personali gravissime.

Gli ” Angeli ” dell’inchiesta di Bibbiano

La PM Valentina Salvi ed i Carabinieri hanno espletato le indagini per l’inchiesta. Questi sono di certo gli unici “Angeli” di questa inchiesta.

Molto “Demoni” ci appaiono, anche due neuropsichiatre, che durante una intercettazione resa nota ad Agosto del 2019 addirittura tra di loro ipotizzavano di far presente al Maresciallo dei Carabinieri che avrebbero potuto darsi da fare per togliergli il figlio.

Una sfrontatezza da “Romanzo Criminale “

Appare abbastanza chiaro che questo “gruppo di fuoco” era ben compatto e sapeva molto bene quello che faceva, con una sfrontatezza tipica di chi è abituato ad affrontare senza timore alcuno anche chi porta la divisa.

Attendiamo una rapida conclusione con il sentore che se si appurerà come vero l’impianto accusatorio, che ci sembra molto solido, assisteremo senz’altro all’erogazione di pene esemplari.

Cosa ci si aspetta dal processo

Questa sentenza sarà non solo una risposta per i bambini e per le famiglie, ma un esempio di come si possa colpire e dissuadere qualcun altro a cui venga in mente di mettere in piedi un altro business usando i bambini come merce.