Cultura

ESCLUSIVA – NNMagazine incontra l’ illustratrice svizzera: Albertine Zullo – La vincitrice del Premio Hans Christian Andersen 2020 categoria illustrazioni si racconta

Albertine Zullo vincitrice del premio “piccolo Nobel” dell’ illustrazione per l’infanzia affascina adulti e bambini con i suoi disegni e il suo stile personale e audace

di Antonio Russo

Napoli, 26 settembre 2020

Albertine Zullo, 53 anni, è un’ illustratrice ginevrina di fama internazionale di libri per bambini, tanti dei quali sono stati tradotti in molteplici lingue. Insegna serigrafia all’ Università di Arte e Design di Ginevra. Quest’estate Albertine è stata insignita del Premio Hans Christian Andersen 2020 categoria illustrazione, valutato una sorta di Nobel della letteratura per i più giovani, l’ unico italiano a vincere questo premio è stato Gianni Rodari nel 1970. Albertine è la quarta svizzera a ricevere il premio dopo Alois Carigiet ( 1966 ), Jörg Müller ( 1994 ) e Jürg Schubiger ( 2008 ). È stata anche la prima artista svizzera ad aver vinto il premio la Mela d’ Oro di Bratislava, ha ottenuto il Premio Giovani e Media per the Rumour of Venice e il Premio Strega per gli Uccelli, edito nel 2010. Il medesimo titolo è stato scelto come uno dei dieci migliori libri dell’ anno dalla New York Times Book Review. I suoi libri sono stati creati in collaborazione con suo marito Germano Zullo, il quale ha radici nel Sud Italia ( Caserta ).

È d’uopo chiederle cosa l’ha spinta ad intraprendere la carriera di illustratrice ?

“ Il disegno è sempre stato il mio modo di comunicare. Tutti i miei familiari hanno la parola facile e quando si conversa molto, spesso e volentieri, non si ha la capacità di ascoltare l’ interlocutore. I miei disegni mi permettono di sentirmi ben accettata in famiglia. Ho studiato arte con vivo interesse, e gli incontri con mio marito Germano Zullo, scrittore, e con Francine Bouchet, editrice, sono stati fondamentali nella mia attività di illustrazione. Preferisco utilizzare la parola disegnatrice piuttosto che d’ illustratrice. L’illustratore si mette a disposizione del testo; il disegnatore, invece, è considerato come un vero e proprio autore.”

Può raccontare a quali progetti state lavorando ?

“ Io e mio marito Germano stiamo lavorando a un cortometraggio d’ animazione: lavoriamo su tre nuovi illustrati per la casa editrice “ La Joie

de Lire” e a un fumetto di fantascienza. Stiamo elaborando, inoltre, due mostre che avranno luogo in Svizzera.”

Qual è la sua fonte d’ ispirazione per i suoi disegni ?

“ I miei disegni sono i frutti delle mie osservazioni. Osservo le persone come si comportano fra di loro, come si vestono, i volti e i corpi. Sono attenta particolarmente all’ architettura, all’urbanesimo e ai paesaggi. Amo analizzare tematiche come, per esempio, i luoghi abbandonati e la solitudine.”

La sua editrice Francine Bouchet, fondatrice della raffinata casa editrice “ La joie de lire”, ha creduto subito nel suo lavoro ?

“ Sì, credo che sia così, Francine mi ha sempre dato molta libertà d’espressione. Il mio disegno è perpetuamente in trasformazione: non mi stimola riprodurre quello che so già fare. Desidero sperimentare, esplorare nuove tecniche. Queste prove, probabilmente, potrebbero rappresentare un disagio oppure un rischio per la casa editrice.”

Quali sono gli illustratori che segue ?

“ I disegnatori che preferisco non sono ineluttabilmente illustratori che si dedicano a pubblicare le loro opere per la gioventù. Le menziono alcuni disegnatori che preferisco: Jockum Nordström, Yann Kebbi, Saul Steinberg, Jean François Martin e Isidro Ferrer.”

Quali valori cerca di trasmettere attraverso le sue opere ai bambini che un giorno saranno gli adulti del domani ?

“ Quando si tratta di trasmettere ai bambini, si ha la tendenza ad ammucchiarli in categorie disuguali solo dall’età, come si fa a scuola. I miei libri sono destinati alla singolarità. Mi sembra essenziale che ognuno di loro possa sviluppare il proprio pensiero. Posso, forse, affermare che i miei libri cercano di far emergere l’umanità, quella genuina, evidente, di cui abbiamo bisogno tutti i giorni. La vera umanità non ha bisogno di ideologie.”

È stata insignita del premio Hans Christian Andersen che la ONG consegna ogni due anni, è considerato il piccolo premio Nobel per autori e illustratori per i bambini. Cosa ha provato quando le giunta la notizia ?

“ È un grande trionfo ritrovarsi nella lista dei grandi artisti che hanno vinto questo premio. Non me l’ aspettavo! Ero nel mio giardino, quando squilla il mio telefono e rispondo alla chiamata, sento una voce sconosciuta che mi parlava in lingua inglese. Ho Creduto che si trattasse di una telefonata commerciale… Ho impiegato un po’ di tempo per realizzare che ero io la vincitrice del premio Hans Christian Andersen 2020. Comunque sia, considero questo premio appartenga anche a Germano; lavoriamo insieme da tantissimo tempo! Ci prendiamo questo riconoscimento prestigioso, e continueremo umilmente a provare di trasmettere la nostra visione del mondo.”

L’illustrazione è ritenuta una forma d’ arte o di artigianato?

“ La considero che sia un’arte. Ma sfortunatamente, le reti culturali ed editoriali sono ormai molto dipendenti dal mercato ( sospira ). Le scuole d’arte formano ormai un vero e proprio proletariato. Le persone che riusciranno ad ottenere il successo, potranno imporre la loro arte. Gli altri, purtroppo, saranno costretti a seguire il mercato, e faranno ciò che gli verrà imposto…”

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore