Cultura

Cosimo Fanzago, il talento della Napoli del’600 Al Gesù Nuovo si può ammirare la Cappella di Sant’Ignazio del Cavaliere

Napoli, 21 novembre 2020

di Antonio Russo

Una ricerca archivistica rivela che Cosimo Fanzago riceve, dal 1637 al 1652, un maxi compenso di 17 mila ducati dal padre gesuita Flaminio Magnati per la realizzazione della Cappella di Sant’ Ignazio al Gesù Nuovo. Un cantiere infinto durato decenni provato dagli acconti dei banchi pubblici napoletani e dall’ atto notarile del notaio Giovanni Andrea Cassetta.

Quest’oggi NNMagazine si occupa di un’indagine artistico-culturale di un’opera notevole di Cosimo Fanzago. È stato uno delle star della scultura e architettura a Napoli del 1600. È considerato l’ anima barocca di Napoli, ha cambiato il volto della città di Parthenope con la sua bravura e ingegno. Un’ opera di grande impatto visivo è il Cappellone di Sant’ Ignazio al Gesù di Napoli. La Cappella è stata costruita grazie alla maxi donazione testamentaria del principe di Venosa Carlo Gesualdo ai gesuiti, noto per l’omicidio della moglie Anna d’ Avolos e del suo amante Fabrizio Carafa. Diversi i colori dei marmi preziosi voluti dal Cavalier Fanzago per la realizzazione della Cappella come testimonia l’ atto notarile conservato all’ archivio di Stato di Napoli. Fanzago segue il modello di legno fornito dal padre gesuita Magnati per la realizzazione della cappella. Il clusonese è stato pagato più volte con diversi acconti come dimostrano le polizze dei banchi pubblici napoletani. “ A Flaminio Magnati ducati 200 e per esso al Cavalier Cosimo Fanzago, Costantino Marassi e Andrea Lazaro disse dei quali 170 ducati per i capitelli di marmo che hanno fatto venire da Massa di Carrara e ducati 30, sono in acconto dei marmi che ha fatto venire per servizio della cappella di Sant’ Ignazio e per esso al Maestro Costantino e Andrea Lazzari per altrettanti e per detto Costantino al suddetto Andrea Lazzari per altre tanti a lui ducati 200.” Questo il pagamento ritrovato nell’ antico banco dell’ Annunziata dallo studioso Gian Battista D’ Addosio nell’ archivio storico Fondazione Banco di Napoli e revisionato dall’ architetto Aldo Pinto nella sua Raccolta Notizie online.Un maxi cantiere durato decenni con diversi artisti e aiutanti per la conclusione all’interno del Gesù Nuovo. Fanzago in persona scolpisce le statue raffiguranti Davide e Geremia ai lati della cappella. Le statue sono state poste solo nel 1654 nelle apposite nicchie

Sergio Angrisano

Direttore Editoriale - giornalista televisivo e scrittore